Infortuni, nel 2023/24 la Roma è stata la squadra con l'aumento maggiore: +37% dalla stagione precedente

18/11/2024 alle 17:43.
saelmaekers

Partite, tornei, eventi: nel calcio moderno aumentano gli appuntamenti per rendere più appetibile l'offerta televisiva. Ma a che prezzo per la salute degli atleti? Uno studio dell'Aic, Associazione Italiana Calciatori, riguardo le ultime due stagioni, pone l'attenzione proprio su questo tema e si interroga sul valore dello "spettacolo sportivo" mettendo in relazione come all'aumentare delle partite crescano esponenzialmente anche gli infortuni.

"Aumentare l'offerta di calcio in tv sembra essere l'unica risposta delle istituzioni internazionali del nostro sistema al calo dell'interesse dei tifosi verso il calcio ed al decremento del valore dei diritti Tv - dichiara l'avv. Umberto Calcagno, Presidente Aic - Aumentare l'offerta significa aggiungere partite, trasferte, impegni ad atleti che sono già prossimi ad una soglia molto alta di rischio infortunio. Non è più una questione di tutela della salute della persona, o almeno non soltanto. Il nostro impegno è quello di tutelare la qualità dello spettacolo sportivo che offriamo ai nostri tifosi". La ricerca 'Injury Time', ha registrato che i calciatori di Premier League sono stati infortunati per il 15% dei giorni disponibili, dato che scende di poco per la Serie A e LaLiga, all'11%. Nel dettaglio, la stagione 23/24 quella che si è conclusa con Euro 2024, ha fatto segnare un numero di infortuni sensibilmente maggiore rispetto alla stagione 22/23. La pausa determinata, quindi, dal Mondiale invernale ha inciso positivamente sul numero complessivo di infortuni. Nell'ultima stagione infatti, gli infortuni nei 5 club top inglesi, spagnoli e italiani sono aumentati del 30% rispetto alla stagione 22/23. Il Chelsea e lo United hanno registrato un + 57% nel rapporto tra le due stagioni ma sono i club de La Liga quelli che fanno registrare il maggior incremento.

Tra i club di fascia top, nella seconda stagione analizzata, il Real Madrid e l'Atletico Madrid sono gli unici due club che hanno più che raddoppiato il numero di giorni di infortunio, (rispettivamente + 146% e 105%). Anche il Barcellona registra un +91% nella seconda stagione.

In Serie A è la Roma, tra i cinque club con maggior numero di partite, a registrare un incremento maggiore di infortuni, +37% tra le due stagioni a confronto, per il Milan si attestano a +22%. Significativo il caso della Juventus che nella stagione 22/23, ha partecipato alle coppe internazionali oltre a quella nazionale ed al campionato, mentre nella stagione 23/24 il club non vi ha preso parte: la diminuzione nel numero di partite disputate ha generato, già nella prima stagione senza coppe, un calo del -25% nel numero totale dei giorni di infortunio. La crescita infatti del numero di infortuni si rivela pressoché costante dalla 1° alla 40° partita disputata dal calciatore in una stagione sportiva. Il problema, secondo lo studio, è quando la soglia viene superata: "Se un calciatore disputa più di 55 partite con il club, oltre alle partite con la Nazionale, statisticamente rischia di essere indisponibile per almeno 70 giorni in una stagione - spiega il presidente Calcagno - Questo equivale a dire che per 70 o più giorni il pubblico non potrà vedere in campo alcuni dei migliori protagonisti del gioco per cui ha pagato il biglietto, allo stadio o in tv".

Nell'ottica di incrementare l'offerta di spettacolo e le conseguenti entrate media, i nuovi format proposti e introdotti da Fifa e Uefa prevedono un incremento medio di 11 partite a stagione per club - si legge nella ricerca - Proiettando, in via cautelativa, il trend di crescita degli infortuni registrati tra le 40 e le 55 partite a stagione, è possibile prevedere che ogni calciatore mediamente registrerebbe 107 giorni di infortunio a stagione. In pratica: l'incremento di 11 partite si tradurrebbe, mediamente, in +36 giorni di infortunio in più per ogni calciatore. Un incremento del 50% che equivale a dire che ogni club avrebbe un calciatore infortunato 1 giorno ogni 3.

Infine i calciatori che oltre a disputare tutte le partite con il proprio club partecipano anche alle attività delle Rappresentative Nazionali, possono arrivare a giocare molte più gare, come è avvenuto per Julian Alvarez, tra i tre giocatori che hanno disputato il numero massimo di partite con il proprio club, arrivando in totale a 69, sono 67 per Federico Valverde, 65 per Tijjani Reijnders. L'incremento di match proposto dai nuovi format, secondo l'Aic, porterebbe l'atleta verso la soglia critica delle 80 gare per stagione: 1 partita ogni 4.5 giorni. Andando incontro ad un rischio infortunio intorno ai 150 giorni nell'arco di una stagione.