L’agente di Enzo Le Fée, Sébastien Szwarc della Cracksman, ha rilasciato un’intervista al sito dell'emittente sportiva, ripercorrendo la storia del giocatore e raccontando questi primi mesi a Roma. Le sue parole:
La storia di Enzo: dai primi passi al successo
“Enzo ha iniziato a giocare a calcio molto presto. Si è unito al FC Lorient all’età di 8 anni, per poi lasciarlo a 22, dopo aver completato l’intero percorso delle giovanili, trasferendosi al Rennes. Fin da ragazzino ha dimostrato un talento fuori dal comune, ma il vero segreto del suo successo è il lavoro costante e la passione per il calcio, che lo hanno fatto migliorare anno dopo anno”.
Il legame con Ghisolfi e la trattativa con la Roma
“A inizio giugno abbiamo avuto una chiamata con Ghisolfi per discutere delle necessità della Roma in diverse posizioni, e lui mi ha chiesto della situazione di Enzo. Quando gli ho detto che Enzo era entusiasta di trasferirsi alla Roma, la trattativa è andata avanti rapidamente e si è conclusa in breve tempo”.
Le squadre interessate: Dortmund, Leverkusen e Milan
“Enzo ha sempre suscitato molto interesse tra i grandi club. A gennaio 2023, è stato vicino a trasferirsi al Borussia Dortmund, e nell’estate dello stesso anno al Bayer Leverkusen. Tuttavia, ha scelto di andare al Rennes per il legame speciale con l’allenatore Bruno Génésio. Anche il Milan aveva mostrato interesse nell’estate 2023”.
Il confronto con De Rossi e l’importanza dell’ex capitano nella trattativa
“Prima di firmare con la Roma, Enzo ha avuto una videochiamata con Daniele De Rossi. È rimasto molto colpito dal modo in cui De Rossi gli ha parlato, un incontro che ha contribuito a rafforzare la sua decisione di unirsi alla squadra”.
L’adattamento con Juric e il rientro dall’infortunio
“Non possiamo ancora parlare di vero adattamento, dato che Enzo sta recuperando la sua condizione fisica dopo un infortunio alla spalla. Juric è un allenatore che richiede molto impegno fisico, e questo è qualcosa che Enzo apprezza molto. Nonostante la sua statura, nelle ultime due stagioni in Francia è stato tra i migliori per recupero di palloni. Inoltre, la filosofia di Juric, che apprezza i giocatori tecnici e intelligenti, si sposa perfettamente con le qualità di Enzo. Sono convinto che tra loro ci sarà un grande feeling”.
Iniesta come idolo e cosa serve per fare un ulteriore salto di qualità
“Fare paragoni è difficile, ma l’idolo indiscusso di Enzo è Andrés Iniesta, uno dei migliori centrocampisti di sempre. Ammira anche Modric, Vitinha, Mac Allister e Ødegaard, giocatori tecnici e tatticamente intelligenti. Enzo è un giocatore di talento e istintivo, che cerca sempre di rendersi pericoloso. Tuttavia, può ancora migliorare nella concentrazione e nel diventare più decisivo sotto porta, cercando di tirare di più”.
La duttilità e il contributo alla squadra
“Enzo può giocare in diverse posizioni a centrocampo, ma rende al meglio quando gioca più arretrato, dove può toccare molti palloni e esprimere al massimo le sue qualità. Ha però anche giocato grandi partite come trequartista, dimostrando di essere molto versatile. È un giocatore che dà il 100% per la squadra e l’allenatore, trovando piacere sia nel recupero dei palloni che nell’assist o nel segnare. Non è un calciatore egoista, anzi”.
(sportitalia.it)