SPORTITALIA - L'ex giocatore Ezio Sella, allenatore delle giovanili della Roma dal 1993 al 1997 e collaboratore di Fabio Capello nell'anno dello scudetto, ha rilasciato un'intervista esclusiva per l'emittente sportiva, parlando nello specifico dell'attuale rendimento dei giallorossi con Daniele De Rossi in panchina. Queste le sue parole.
Una Roma che gioca più a viso aperto sta esaltando i propri interpreti offensivi. È un caso?
"Più che altro è stato bravo De Rossi a mettere i giocatori nelle posizioni dove possono esprimere al meglio le proprie caratteristiche e potenzialità. È stato bravo ad usare un modulo dove si esaltano i giocatori che ha, soprattutto quelli offensivi".
Campionato ed Europa League: la Roma dove può arrivare ora?
"Non si deve porre limiti. In Europa League deve provare ad arrivare più lontano possibile, allo stesso tempo in campionato deve preservare questa continuità per raggiungere il quarto posto. Credo che questa squadra abbia tutte le potenzialità per raggiungere tali obiettivi".
Daniele De Rossi può essere, o è, un grande allenatore?
"Non corriamo troppo. Sicuramente ha già dimostrato di poter fare l’allenatore, di avere idee e che può dare molto sotto l’aspetto del lavoro, della mentalità e della filosofia di gioco. Ha le sue idee, cerca di trasmetterle ai propri giocatori: anche in poco tempo è riuscito, se non al 100%, almeno al 70% a trasferirle. Ha tutte le carte in regola per diventare un allenatore importante".
Lo ha sentito in questi giorni?
"Gli ho solo mandato un messaggio di complimenti. Adesso è indaffarato, quando ci sono queste situazioni bisogna lasciarlo tranquillo perché lui deve pensare solo ed esclusivamente alla Roma ed a fare le cose nel miglior modo possibile, per raggiungere i risultati".
Al di là di questa stagione, come vede il futuro della Roma?
"Dipende dalla società, da quali progetti ha, da cosa vuole fare. Credo che ci sia una buona base per poter costruire qualcosa nel tempo ed essere competitiva su ogni fronte. Credo che ora la palla passerà alla società appunto: dovrà capire insieme al tecnico ed ai suoi collaboratori, cosa si potrà fare. Dove si vuole andare, quanto si vuole investire per cercare di rafforzare questa squadra. Secondo me una base buona c’è già, bisogna capire le esigenze dell’allenatore e prendere dei giocatori funzionali alle sue idee".
Nel presente questa base non può prescindere dalla buona salute fisica di Dybala e Lukaku: faranno la differenza da qui alla fine?
"Inizialmente all’arrivo di Daniele ho visto delle difficoltà da questo punto di vista, quindi credo che lui abbia lavorato anche sotto questo aspetto qui. Fortunatamente si vedono un po’ di risultati: Lukaku e Dybala stanno meglio e si vede".