Lega Serie A, De Siervo sulla pirateria: "Non pagare significa danneggiare i club, Lazio e Roma dovrebbero rinunciare a uno o due campioni a stagione"

21/11/2023 alle 15:52.
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Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, è intervenuto al Social Football Summit allo Stadio Olimpico e tra i vari temi trattati si è soffermato sul tema stadi e sulla battaglia contro la pirateria. Ecco le sue parole.

Gli stadi?
"Abbiamo un problema fondamentale, gli stadi. Speriamo che supereremo l’esame degli stadi della Uefa nel 2027, altrimenti la candidatura con la Turchia per Euro 2032 cadrà. Abbiamo un’emergenza assoluta, abbiamo anche chiesto al governo di aiutare le società nel superare la parte burocratica. Siamo riusciti a trasformare la Lega Serie A, che organizzava un campionato ma non svolgeva nulla internamente, una vera e propria media company. Il primo traguardo quindi lo abbiamo raggiunto. Ora entriamo in una seconda fase, con l’obiettivo di intrattenere il più possibile i tifosi. Il calcio italiano sta crescendo, lo testimoniano i risultati europei raggiunti e speriamo, il prossimo anno, di avere 5 squadre in ".

Il problema legato alla pirateria?
"Abbiamo iniziato questa crociata contro i pirati digitali 4 anni fa. Anche in Parlamento è stata approvata una legge all’unanimità, l’Agcom ha preso a cuore questo elemento decisivo non soltanto per il calcio ma per tutto il settore sportivo. La diffusione digitale consente di delinquere in maniera tranquilla, senza avere la piena percezione di compiere un atto criminale. Pensare di non pagare per vedere il calcio significa danneggiare la squadra che si decide di tifare. Quando parliamo di un danno di oltre 300 milioni, significa che squadre del calibro di Roma e Lazio devono rinunciare almeno a uno o due campioni a stagione. Dobbiamo prenderne consapevolezza, siamo in un punto di svolta e la legge ha individuato un percorso molto chiaramente. Esiste una piattaforma tecnologica messa a disposizione dall’Autorità Agcom, stiamo aspettando che entri in azione: consentirà entro 30 minuti di bloccare l’evento pirata. Questo per noi è decisivo: se vogliamo che il nostro calcio torni a essere protagonista come l’anno scorso in Europa, dobbiamo sapere che avverrà solo con investimenti mirati. Per colpa della pirateria poi si perdono posti di lavoro. O peggio penso a film o produzioni televisione che non si fanno proprio. Noi che siamo tutti professionisti, dobbiamo capire che se non risolviamo questo fenomeno della pirateria questo settore sarà più povero. Siamo arrivati a un punto di sintesi. Abbiamo finalmente una legge all’avanguardia, un’autorità che ha un ruolo attivo. Dobbiamo cercare di intervenire in tempi rapidi, dopo un’ora e mezza la partita finisce. Rivendichiamo che il tanto bistrattato calcio sta sostenendo una battaglia epocale".