Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, ha rilasciato alcune dichiarazione a margine dell'evento "Festival dello Sport", organizzato da La Gazzetta dello Sport a Trento. Tra i vari temi trattati il dirigente nerazzurro si è soffermato anche su Romelu Lukaku e sull'iniziativa dei tifosi dell'Inter, pronti a portare allo stadio 50mila fischietti per disturbare il centravanti belga durante Inter-Roma, in programma il 29 ottobre. Ecco le sue parole.
Cosa pensa dei fischietti venduti per contestare Lukaku al suo ritorno a San Siro?
"Sono dinamiche di cui non ci dobbiamo spaventare. Ormai Lukaku fa parte del passato, quando si vive un rapporto di fiducia si può passare a una forte delusione soprattutto in uno sport dove il Dio denaro fa da padrone. Ora guardo il futuro. È liberissimo di dire quello che vuole, ci mancherebbe. Non credo che la panchina nella finale di Champions League possa aver influito nella sua scelta, la decisione di accettare o meno la proposta dell'Inter non va dietro a un momento ma a un rapporto costruito nel corso degli anni di grande rispetto e riconoscenza da parte nostra. Abbiamo la coscienza a posto, è una polemica sterile sulla quale non vogliamo cadere. In vista della partita contro la Roma so dei tantissimi fischietti, consideriamola una situazione che va gestita bene. Meglio fare il tifo per i nostri calciatori però capisco che il tifoso ha il diritto di criticare in maniera civile".
Icardi o Lukaku?
"Per come sono andate le cose meglio Icardi".