"Un attimo, buono. Fammi vedere un'altra prospettiva. Ok. Questa questa. Per me no, check completato''. Questo l'audio Di Bello-Fourneau-Nasca nel finale convulso di Juventus-Bologna, quando il contatto fra Iling-Junior e Ndoye non è stato punito con il rigore. E quando nell'audio e le immagini diffuse a Coverciano pubblicamente ai media dal designatore arbitrale Gianluca Rocchi si sente ''per me no'' il riferimento è proprio al penalty la cui mancata assegnazione ha scatenato molte polemiche.
''Ai miei ragazzi non l'ho fatto nemmeno vedere — ha spiegato Rocchi — perché il rigore è grosso come una casa. Ma c'è stato un errore di valutazione frutto di un check superficiale, troppo breve. Di Bello non ha visto le posizioni diverse dei due giocatori e quindi ha sbagliato, e Var e Avar non hanno visto che un giocatore è arrivato prima dell'altro''. Quanto agli altri episodi discussi nel corso della gara Juventus-Bologna, in cui il club bianconero ha reclamato un rigore per una spinta su Chiesa di Moro l'audio del colloquio fra Var, Avar e l'arbitro Di Bello dice: ''Roba grossa? No, no: non è punibile". Come pure il tocco di braccio di Lucumi sul cross di Weah: "È in appoggio, non è punibile" si sente negli audio. Infine il gol annullato a Rabiot dopo un check durato oltre un minuto: ''Traccia la linea lì: è fuorigioco''. Ha rimarcato Rocchi: ''Non deve passare il concetto che essendo la tecnologia non possono esserci errori. Finché c'è l'essere umano sarà così''.
"Facciamo notizia solo quando sbagliamo ma dovrebbe accadere anche quando facciamo le cose bene. Ho letto un po' di cose che mi hanno fatto molto male, soprattutto però ho visto un atteggiamento verso gli arbitri che non va bene''. Lo ha detto il designatore arbitrale Gianluca Rocchi a Coverciano per il raduno dei direttori di gare, facendo il punto dopo le prime due giornate di campionato e le polemiche in particolare per il caso Di Bello in Juventus-Bologna. ''La prima responsabilità è mia, ho mandato io Di Bello a Torino, lui un top nella categoria, metterlo in croce non va bene - ha aggiunto con toni decisi Rocchi - Noi siamo consapevoli e i primi ad essere dispiaciuti quando sbagliamo, altri errori ci saranno, non siamo infallibili come qualcuno vorrebbe pensare. Non è questo il messaggio che deve passare. Bisogna rispettare la figura degli arbitri e tutelare i giovani che sto mandando in campo. Non roviniamo tutto per uno o due rigori sbagliati. Criticate me, ho le spalle abbastanza larghe, ma non sospendo Di Bello perché non sospendo gli arbitri per questioni tecniche, purtroppo ho dovuto farlo per questioni comportamentali e disciplinari. Farà uno o due turni al massimo ma ho bisogno di lui perché la stagione è lunga. Se non dirigerà nelle prossime gare è perché ci sono altri che hanno fatto fin qui un buon percorso. Non permetterò a nessuno di toccare questi ragazzi - ha rimarcato il designatore - Tuteliamo perché sono il futuro''.
Gianluca Rocchi incontrerà gli allenatori di Serie A lunedì 4 settembre al Centro Var a Lissone: ad annunciarlo lo stesso designatore arbitrale a Coverciano dove è in corso di svolgimento il raduno dei direttori di gara e dove è stato presentato il nuovo partner della Figc per l'Aia per la stagione 2023-24: si tratta del brand Tigotà il cui logo comparirà sulla maglia di tutti gli arbitri.