Al Foro Italico va in scena la seconda edizione degli Italian Padel Awards e tra i vari protagonisti ci sono anche Francesco Totti, Luca Toni e Vincent Candela, accolti con grandissimo entusiasmo dagli spettatori. Anche l'ex capitano della Roma ha rilasciato delle dichiarazioni: "La coppia Dybala-Lukaku? Ancora non li abbiamo visti insieme, non hanno mai giocato insieme. Ma ci aspettiamo grandi cose. Champions? Deve arrivarci, come è partita un po' meno ma il campionato è lungo", le parole riportate dal video del giornalista di calciomercato.it Francesco Iucca.
Lukaku ha fatto due gol col Belgio...
"Il Belgio è una cosa, Roma un'altra. Roma è Roma, punto".
È vero che Mourinho ti vuole alla Roma?
"Penso di sì, così ha detto no? O avete scritto una str*****a".
Pronto ad accettare l'invito di Mourinho?
"Ha detto una cosa, aspettiamo e vediamo".
La Nazionale di Spalletti?
"Alti e bassi. Prima partita così e così, seconda abbastanza bene".
Frattesi sarà un rimpianto per la Roma?
"Ma era venti anni fa... È un buon giocatore, sono contento per lui".
??#Totti agli Italian Sport Awards: “Se è vero che #Mourinho mi vuole all’#ASRoma? Penso di sì. Lui l’ha detto, altrimenti avete scritto una str*****a. Vediamo”. Poi #Lukaku, #Frattesi e la #Nazionale… ‼️@calciomercatoit pic.twitter.com/PcRlGFnfcB
— Francesco Iucca (@francescoiucca) September 14, 2023
Totti, poi, è stato premiato dal direttore del "Corriere dello Sport" Ivan Zazzaroni e ha rilasciato altre dichiarazioni: "Il prossimo anno penso che già sarò alla Roma...", rispondendo alla domanda se sia disposto a tornare in giallorosso.
??#Totti dà il titolo della serata: “Se tornerei all’#ASRoma? Il prossimo anno penso che già ci sarò!”??@calciomercatoit pic.twitter.com/2ppnVPzns5
— Francesco Iucca (@francescoiucca) September 14, 2023
Come riportato dal sito del quotidiano sportivo, Totti ha parlato a lungo della Roma, da Mourinho a Dybala. Le sue dichiarazioni: "Con Mourinho ci messaggiamo ogni tanto, l'ho sentito tempo fa tramite Vito Scala, è soprattutto una grande persona e grande uomo, poi come allenatore lo metto da parte, è il numero uno in assoluto. Per vincere servono i giocatori, è basica come cosa, ma anche un grande allenatore che li stimola, li aiuta e li mette in campo nelle giuste condizioni: quello è un binomio perfetto. Critiche a Mourinho che ha vinto 24 trofei? Pensa gli altri che hanno vinto di meno. Mi sembra sia il numero uno ad aver vinto più titoli al mondo, forse più Ancelotti ma stiamo là diciamo, contestarlo mi sembra un’eresia. La Roma mi manca tanto, poi il campo manca a quasi tutti gli ex giocatori credo, era il nostro sfogo, il nostro divertimento, la nostra passione, una cosa che rende felice".
"Io e Lukaku davanti? Avremmo fatto a sportellate con tutti. Sarebbe ora di vedere insieme Lukaku e Dybala, ma manca poco. Ai tempi nostri c’era più qualità e adesso più quantità. Cerchiamo poco nei settori giovanili, cerchiamo all’estero giocatori che per me sono inferiori a quelli che abbiamo in Italia. Diciamo che il rettangolo di gioco è diverso dall’esterno, in campo io mi divertivo e facevo divertire, mi esprimevo come volevo - ha continuato -. Fuori ci sono gerarchie e modi diversi di lavorare, del calcio non mi manca niente perché mi godo le partite e vedo la Roma da casa, per me il calcio non morirà mai. La testa è sempre quella, con meno esperienza, se dovessi ricominciare sarebbe diverso. Mi sono goduto tutto quello che mi passava in quel momento. L’addio? Come ho detto prima, per noi calciatori il calcio è tutto e chiudere in un determinato modo è un conto, chiudere non portando rispetto è un altro, a me è capitato questo".
E poi ha parlato anche della maglia numero 10: "Levando Paulo Dybala, che merita un numero del genere, non lo darei ad un ragazzo che resta per 2-3 o 4 anni, tanto per, non mi sembra corretto. Ma non nei miei confronti, ma per la rappresentanza".
(corrieredellosport.it)