Stadio Roma, Bonessio (pres. Comm. Sport): "Dopo l'estate prima documentazione sul progetto definitivo"

07/06/2023 alle 10:54.
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RETESPORT - Il presidente della Commissione Sport di Roma Capitale, Ferdinando Bonessio, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica per parlare dello a Pietralata. Le sue dichiarazioni:

“Lo scorso 9 maggio abbiamo acquisito la pubblica utilità sulla proposta della società giallorossa relativa alla costruzione del nuovo impianto a Pietralata. È un’opera privata proposta da As Roma, ma nell’ambito di un partenariato pubblico-privato, un’iniziativa di carattere pubblico che sarà realizzata da un soggetto privato, con una concessione alla Roma per un tot d’anni per poi tornare teoricamente per legge nella disponibilità del comune. Sarà pubblicata a breve la delibera completa, molto complessa perché abbiamo ascoltato le istanze dei cittadini, dei residenti, perché c’è un nucleo abitativo che insiste da diversi decenni ed era giusto tenere conto delle loro necessità. Abbiamo impostato il lavoro in modo corretto e positivo. Il progetto ora deve tramutarsi da un progetto di fattibilità di massima in un progetto definitivo ed esecutivo, sia a livello di progettazione ma anche di natura urbanistica, viabilità, ambientale etc, servirà un progetto che recepisca tutti gli elementi indicati dall’amministrazione per capire che tipo di impatto avrà l’opera sul territorio. Dall’altra parte l’amministrazione pubblica sta individuando un soggetto responsabile del rapporto sul territorio con le realtà che saranno ascoltate in sede ufficiale, con assemblee ad hoc e schede di rilevazione delle rispettive istanze, con un sito internet dedicato. La volontà è di arrivare alla costruzione di un’opera che sia una ricchezza per la città, un’opera a vantaggio della cittadinanza e una soddisfazione per il popolo romanista e la Roma affinchè abbiano finalmente, in una metropoli come la nostra, uno stadio di proprietà adatto per il calcio rispetto all’Olimpico che è stato edificato con logiche legate alle Olimpiadi del 1960”.

Sarà un’opera che riqualificherà un intero quadrante della città?
“Forse non è corretto parlare in assoluto di riqualificazione, perché il quadrante urbano di Pietralata era già destinato ad essere riqualificato con altri interventi urbanistici, ma i tempi lunghi hanno sospeso alcuni progetti. Parliamo di uffici e di strutture amministrative principalmente. L’amministrazione comunale ha deciso di rinunciare ai progetti pregressi per costruire lo stadio, ma non ci sarà un aumento di cubature bensì una diminuzione. Ho potuto accedere al cantiere ed è un’area già servita da una buona viabilità, con sistemi fognari e illuminazione e che attendeva l’edificazione di alcuni edifici. Verrà realizzata sicuramente la casa dello studente e un edificio dell’ISTAT. Non sarà una mera riqualificazione ma un completamento dell’area che deve dare dei servizi fruibili e costanti”.

Quali sono le criticità dell’area?
“Come amministrazione stiamo puntando molto sul modello di trasporto sostenibile e quindi sulla viabilità su ferro, sono tre le fermate della Metro coinvolte nell’area: Quintiliani, Tiburtina e Monti Tiburtini, c’è un problema di frequenza del passaggio di convogli. Abbiamo chiesto che la Roma si confronti con ATAC e Metro Roma per trovare delle soluzioni per amplificare il numero dei convogli. Nel frattempo Roma sta lavorando per la chiusura dell’anello ferroviario tra Vigna Clara e Nuovo Salario. Lo stadio collocato a poche centinaia di metri dalla stazione Tiburtina potrà usufruire anche di questo canale di collegamento su ferro con i treni regionali. L’altra questione che ci preoccupa è quella di contenere l’inquinamento acustico rispetto all’ospedale Pertini e su questo l’amministrazione vuole visionare studi e scelte tecniche che la Roma proporrà. Creare un disagio al nosocomio sarebbe impensabile sia per quanto riguarda il rumore sia alla possibilità di accesso. Massima priorità dunque alla fruibilità dell’ospedale. In terzo luogo la questione del verde: la Roma propone di cambiare questi lotti che sono all’interno del comprensorio, spostando verso est il volume dello stadio e di ricollocare al centro del comparto la zona verde. La proposta originaria della Roma è quella di restituire alla cittadinanza un’area verde a servizi, quindi con la realizzazione anche di un’area sportiva dotata di campi da calcio, basket, padel etc. oltre ad una struttura per spettacoli concertistici. Penso che, visto che è presente già un’area verde, con una discreta alberatura e un suolo permeabile alle piogge, quindi garanzia di produzione di ossigeno, cattura di anidride carbonica, probabilmente per l’equilibrio ambientale di quel comparto, invece di costruire questi campi sportivi lì, si potrebbe ampliare la zona verde naturale e spostare la realizzazione di questi campi in un’altra area sempre nel IV municipio. Infine ho personalmente suggerito alla Roma di creare delle promozioni per i tifosi che raggiungeranno lo stadio con i mezzi pubblici, per andare ancor di più incontro all’aspetto green”.

La consegna del progetto quando avverrà? Ha avuto modo di visionare i primi disegni dell’impianto?
“Subito dopo l’estate avremo la prima documentazione relativa al progetto definitivo. L’amministrazione capitolina ha deciso di inserire un ulteriore passaggio di ratifica rispetto alla presentazione del progetto definitivo che sia propedeutico all’apertura della Conferenza di Servizi decisoria. C’è stato un ottimo atteggiamento da parte dell’As Roma e dell’Amministrazione comunale per decidere di affrontare in questo modo lo sviluppo della progettazione. Abbiamo visto già alcuni documenti preliminari, si sta discutendo adesso sull’altezza della volumetria, ad esempio sull’impatto urbanistico e ambientale dello stadio, con riferimento anche allo skyline rispetto agli edifici adiacenti al futuro impianto. A noi interessano molto anche le simulazioni di traffico relative all’arrivo e al deflusso dall’impianto. Sul disegno, i primi bozzetti che sono comparsi descrivevano una forma ovale dell’impianto, ma poi saranno le soluzioni tecniche a definire la distribuzione degli spazi”.

Ha avuto modo di conoscere Lina Souloukou?
“Sì in due occasioni, quando è stata ingaggiata del club Gualtieri l’ha presentata a tutti i consiglieri e poi in occasione della premiazione dello Scudetto della Roma Femminile. Mi sembra una persona molto competente, con conoscenze e capacità di poter dire la sua anche nel settore stadio, avendo maturato esperienze similari in Grecia con l’Olympiakos”.

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