Conidi: "L'amore per la Roma è difficile da spiegare. Emozione unica sentire tutto lo stadio cantare 'Mai sola mai'"

14/02/2023 alle 17:48.
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RADIO ROMANISTA - Marco Conidi, cantautore romano e romanista, ha parlato ai microfoni dell'emittente radiofonica a tinte giallorosse e si è soffermato sul suo legame con il club giallorosso. Ecco le sue dichiarazioni.

Non potevamo non disturbarti a San Valentino: tu che hai scritto una delle canzoni d’amore più belle per la Roma…
"L’amore per la Roma è un sentimento così importante e profondo, che riesce ad attraversare le onde del tempo e i fattori personali. Nella vita cambiano tante cose, donne, case, amici, ma la Roma resta sempre lì nel suo posto fisso nel cuore. E’ difficile da spiegare a chi non prova questo sentimento perché non capirebbe".

I tuoi pezzi hanno un impatto fortissimo su chi li ascolta. Come viene l’ispirazione per una canzone delle tue?
"Io cercavo una canzone per il tifoso, che rispecchiasse la mia esperienza. Come quando sali gli ultimi gradini dello stadio, sempre accelerando anche se sei in anticipo, con quella morsa allo stomaco, con la sensazione che tutto dipenda dalla partita. E’ una cosa molto difficile da spiegare. Ho avuto poi l’esempio di Agostino. Noi da bambini tiravamo queste bombe su punizione ispirandoci a quello che ci raccontavano, dando un calcio alle nostre paure e inadeguatezze. La botta di Ago era un simbolo. E poi c’è l’amicizia. Quelle amicizie fatte allo stadio che non si dimenticano mai. Lo stadio e il calcio sono un’occasione sociologica straordinaria. In pochi posti ti abbracci con un estraneo in maniera spontanea".

“A te che non sarai mai sola, perché non hai lasciato mai me”
"Sentire 70000 persone che la cantano insieme, per me è un’emozione fortissima. A parte i bambini, che per loro è nuova e mi fermano continuamente, tutte le persone che si commuovono con me è una cosa incredibile perché credo che ognuno riveda sé stesso in quelle parole. Quella frase è vera: ogni volta che sono stato male o che ho attraversato periodi difficili, la Roma c’è sempre stata, è sempre stata lì e ho sempre pensato che tifasse per me".

Come è stata per te la prima volta sentire tutto lo stadio cantare 'Mai sola mai'?
"Ho iniziato a piangere come un bambino. Per fortuna porto sempre gli occhiali e si vedeva male. Un tifoso mi ha chiesto qualche giorno fa perché non vado a Sanremo. La mia risposta è stata: 'Io vado a Sanremo ogni domenica'. Emozione unica sentire cantare 70000 persone 'Mai sola mai'".