AIC, Calcagno: "Il caso Zaniolo poteva essere gestito meglio. Calciatore condizionato da soggetti estranei al rapporto di lavoro"

14/02/2023 alle 14:10.
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"Zaniolo in Turchia? A me dispiace molto che questioni che riguardano il rapporto contrattuale e di lavoro debbano poi portare a condizionare le scelte. Perché soggetti estranei al rapporto di lavoro hanno condizionato le scelte di lavoro di Zaniolo e la società sul mercato". Lo ha dichiarato Umberto Calcagno, presidente dell'Assocalciatori, con riferimento all'ex talento giallorosso e alle minacce che ha ricevuto prima di essere ceduto al Galatasaray. "Noi dobbiamo normalizzare il nostro mondo - ha aggiunto - C'è tanto di distacco nel vivere anche il calciatore come qualcuno che non può sbagliare". Calcagno ha concluso la sua riflessione dicendo che "a posteriori la situazione poteva essere gestita meglio da tutti ma non può essere una giustificazione rispetto alla violenza o a quello che è successo. Non è possibile che non si possa litigare con un allenatore o un presidente, perché si hanno questo tipo di conseguenze".

Calcagno ha poi proseguito: "È una situazione preoccupante perché se è vero che i dati possono essere interpretati diversamente, ma abbiamo oggi una tendenza, soprattutto sulla tipologia delle minacce, che ci deve far riflettere: sono aumentate le aggressioni verso i singoli e verso il settore professionistico apicale, e un 'fuoco amico' che ha nuove modalità rispetto al passato. A volte noi calciatori per primi reputiamo normali certe dinamiche che invece normali non sono e non possono essere. Abbiamo inserito norme federali precise dando importanti segnali di sistema, ma dobbiamo fare molto di più, dobbiamo fare un salto di prospettiva: partiremo con un progetto che andrà nelle scuole cercando di trasmettere una cultura sportiva differente e riqualificare la figura del calciatore agli occhi dell’opinione pubblica. Se scaturiscono episodi di violenza per il solo fatto che un calciatore vuol cambiare squadra vuol dire che non siamo stati bravi a far capire che quel calciatore è un ragazzo come tutti, pieno di sogni ed aspettative, che non galleggia affatto in un’altra dimensione".