TELERADIOSTEREO - Lungo le frequenze dell'emittente radiofonica è intervenuto Fabrizio Piccareta, ex allenatore della Roma Under 17 campione d'Italia, che ha commentato in particolar modo il percorso di Nicola Zalewski e di Edoardo Bove. Le sue dichiarazioni:
Su Zalewski...
“Zalewski e Bove sono due giocatori lanciati da Paulo Fonseca, Mourinho ha avuto poi la bontà e la lungimiranza di confermare la scelta fatta da Fonseca. Zalewski e Bove sono due ragazzi che quando li allenavo ho sempre pensato che avrebbero prima o poi fatto questo percorso, sicuramente quello che mi ha sorpreso e che mi sorprende tutt’ora è che Zalewski stia facendo quello che fa in un ruolo in cui non è cresciuto, cioè non nel ruolo dove ha sempre dato il meglio di sé. Perché lui ora si sta adattando a fare il quinto di centrocampo, dove spesso deve curare anche la fase difensiva. Zalewski non solo con me ma anche successivamente ha giocato sempre in un altro ruolo, cioè l’esterno alto a sinistra o anche l’interno di centrocampo, il trequartista, tutti i ruoli meno che quello in cui lo sta impiegando Mourinho. Questo mi fa capire due cose: che il ragazzo sta dimostrando grande maturità ad adattarsi a un ruolo non proprio nelle sue corde, e anche che Mourinho stravede per il ragazzo. In questo momento Zalewski non sta vivendo il suo miglior momento proprio per questo, perché non riesce a fare quel salto di qualità che potrebbe fare e che secondo me avrebbe già fatto se fosse impiegato nel suo ruolo naturale. Chiaramente Mourinho in quei ruoli ha giocatori importanti e esperti e Nicola deve aspettare il suo turno, ma per me il suo futuro è nel ruolo in cui è cresciuto non sicuramente da esterno".
Su Bove...
"Per fare una battuta, un giorno ho detto a suo padre che avrei voluto che sposasse mia figlia, se mia figlia non avesse già 30 anni, perché è un ragazzo che ha un’intelligenza fuori dall’ordinario, ha una qualità straordinaria, è un bravo ragazzo, è studioso sa giocare a calcio. È un giocatore calcisticamente parlando che si adatta a qualsiasi situazione e squadra, a differenza di altri che hanno ruoli già definitivi, Bove può fare l’interno di centrocampo, il mediano davanti alla difesa, può fare tutto. Spesso questo tipo di giocatori fanno talmente bene tante cose contemporaneamente da non avere una specificità e paga proprio per questo. È un giocatore, a differenza di Volpato, Cherubini o Cassano, che quando entrano cambiano la partita in 20 minuti perché sono attaccanti, la cui importanza la capisci nei 90 minuti, nell’arco di un’intera partita, in un campionato, e ti accorgi di quanto sia imprescindibile quando non ce l’hai in campo. Questo lo capiremo quando Bove riuscirà a giocare con regolarità”.