Julio Sergio: "Roma è parte del mio cuore. De Rossi il compagno con cui ho legato di più, è una persona vera"

31/12/2022 alle 11:14.
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GIANLUCADIMARZIO.COM - L'ex della Roma Julio Sergio ha rilasciato una lunga intervista al sito calcistico, soffermandosi anche sui suoi ricordi legati ai colori giallorossi.

Queste le sue parole:

“Spero di tornare in Italia nei prossimi mesi. Ho tanti progetti da portare avanti. Penso che nel 2023 sarà il primo viaggio che farò”.

Nel frattempo Julio - da padre - ha una battaglia da vincere, con un tumore celebrale come avversario da battere.

“Enzo ha dodici anni ed è un bambino straordinario. Il suo sorriso ci insegna ogni giorno come va affrontata la vita. Stargli accanto è un’occasione per imparare da lui. La vittoria con mio figlio sarà la più importante della mia vita. Viviamo alla giornata. Ma abbiamo già vinto insieme in passato e vinceremo ancora. Il suo sogno è tornare a fare sport, ha provato anche a giocare in porta ma gli piace di più il tennis. Tornerà a giocare non appena stare bene. Seguiamo sempre il calcio italiano, ovviamente in casa si tifa una squadra sola…Spero di portare presto la mia famiglia in Italia con me. Enzo è nato a Roma, Gaia a Lecce. Sono rimasti molto legati al vostro paese”.

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Nel 2009-2010 è stato eroe in entrambi i derby della capitale.

“All’andata vinciamo uno a zero, io fermo Mauri con una gran parata. Credo sia stata una delle più belle della mia carriera. Decisiva. Al ritorno invece andiamo subito sotto uno a zero e all’intervallo toglie e . C’era grande fiducia in lui e nelle sue idee, ma lì per lì la scelta sorprese un po’ tutti. Appena rientriamo in campo loro hanno la possibilità di raddoppiare su calcio di rigore. Nei giorni precedenti con il dei portieri Pellizzaro avevamo studiato Hernanes e Rocchi, invece dal dischetto va Floccari, io seguo l’istinto e glielo paro. Sai quando ti senti le cose? Ecco, la sensazione è quella lì. Penso che quella parata abbia poi dato la scossa decisiva per la rimonta finale. Che ricordi, mi vengono ancora i brividi”.

[...]

 

In chiusura ci regala una cartolina su Roma.

“Per me è casa, famiglia, parte del mio cuore. Ho tanti amici lì, non solo nel calcio. Il compagno con cui ho legato di più, a parte i brasiliani, è stato . Non dimenticherò mai il suo abbraccio dopo il mio esordio contro la . È una persona vera”.

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