Sabatini: "Tornerei di corsa alla Roma. Caso Karsdorp? Traditore parola eccessiva. Venderei Zaniolo, Frattesi da riprendere subito"

14/11/2022 alle 22:15.
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TMW RADIO - Intervenuto ai microfoni del programma Maracanà, l'ex direttore sportivo della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul tecnico della Roma, Josè Mourinho.

Queste le sue parole:

"Mourinho? È un argomento stucchevole. Fa la sua recita quotidiana a uso e consumo dei giornalisti. Quando è venuto a Roma ho detto che era l'oppio dei poveri, la storia sta dimostrando che è così. Sono stato ammirato quando ha allenato il Porto, per il resto mi lascia indifferente come allenatore. Abraham? Va bene pizzicare i giocatori, ma quando esponi al pubblico ludibrio un giocatore come Karsdorp gli togli la possibilità di vivere serenamente in quell'ambiente. È probabile che questo ragazzo debba rinunciare a vivere normalmente a Roma. È triste che debba scappare in Olanda, poteva essere gestita in maniera diversa".


AL CIRCO MASSIMO - Walter ha rilasciato una lunga intervista al programma in onda su TeleRoma56. Queste le sue dichiarazioni.

Riguardo al caso Karsdorp lei non ha gradito la parola tradimento.
"E' una parola eccessiva, non voglio parlare di Mourinho perché mi stanno rompendo le p***e per alcune cose che ho detto, ma sono un uomo ed esprimerò sempre le mie opinioni. Non ho offeso nessuno. La definizione tradimento legata a una prestazione in campo è una retorica antica da non usare. Io ho definito l’arrivo di Mourinho l’oppio dei popoli, non era un insulto, ma c’è stato un refuso ed è stato cambiato in oppio dei poveri".
Come gestirebbe ora la situazione Karsdorp da ds?
"Non sono il ds della Roma e non penso di poterlo più fare. La società deve prendere una posizione, ma le cose che fa e dice Mourinho non sono oggetto di discussione. Mourinho comunque non va discusso perché ha vinto ovunque e ha sempre portato titoli".

 

La Roma dovrebbe prendere un centrocampista a gennaio. A me piacerebbe avere per sei mesi.
"Prima va isolato in una cella e poi bisogna dargli delle 'frustate' preventive a scopo educativo. Quando penso a una squadra mi porterei sempre ".

Cristante può stare nella rosa della Roma?
"Sì, ma forse da titolare inamovibile si può discutere. Cristante può giocare in due posizioni diverse, in campo ci sa stare e spezza le azioni delle squadre avversarie. Porta sempre a casa il suo 6.5. Lui e Matic non possono dare i risultati di un centrocampo competitivo, anche se sono giocatori di alti livello. La Roma gioca male, fa un calcio noioso, ma ha una caratteristica, ovvero che rimane sempre legata al risultato. Non esce mai dal campo, tranne un paio di volte, magari perde 1-0 e rimane in vita fino al 90’ e poi pareggia. È un calcio un po' bruttino il suo, pidocchioso".

Tornerebbe alla Roma?
"Certamente, di corsa. Roma è stata casa mia. Io mi cerco i guai. Sarebbe un’emozione che mi travolgerebbe, ma so perfettamente che non succederà. Rientra nelle ipotesi più fantasiose possibili, ma penso positivo".

Quanto sarebbe stato più facile lavorare con una società come quella di oggi?
"Quando ci sono soldi il margine d’errore si restringe. Io stavo bene quando dovevo fabbricarli con le plusvalenze. La Roma deve molto del suo futuro alle mie plusvalenze, che sono state veramente consistenti".

La mentalità vincente è dentro ai calciatori o dipende dalla società e dall’allenatore?
"Il concetto di mentalità vincente non esiste, esistono comportamenti che ti avvicinano a essa. La mentalità vincente della Roma che vinse le prime 10 partite è stata costruita dal gruppo. Le squadre devono trovare un linguaggio e un interesse comune. L’unico errore di quella Roma è stato non isolare i casi deboli, quando ci sono le foglie secche vanno eliminate".

La faresti una plusvalenza con Zaniolo?
"Sì, certamente. Sono il primo ad averlo esaltato, ma quando fa quelle giocate in percussione, che sono frenetiche, ti fa capire che non sarà mai un giocatore tranquillo, non avrà mai la pulizia tecnica di Dybala. Io lo adoro, ma per una data cifra lo venderei per portare avanti un progetto di media/lunga scadenza".

I giovani.
"Mourinho ha fatto un grandissimo lavoro. Quando Volpato tocca la palla vedo che è un ottimo giocatore: ha facilità di calcio, una grande sensibilità di tocco e grinta, potrà fare grandi cose. Zalewski può già ambire alla nazionale, ha la testa di un veterano. Mourinho ha fatto un grande lavoro, non è facile far giocare i giovani a Roma".

Riporteresti Frattesi alla Roma?
"Lo andrei a prendere e lo porterei sulle spalle".

Meritavi un trofeo con la Roma?
"Dopo che ho visto la vittoria della Conference mi sono sempre detto: 'Perché io no'".
C’erano avversarie più forti all’epoca?
"Sì, ma potevamo superarle. L’anno del ritorno di abbiamo fatto 87 punti. Un aneddoto: il giorno dopo il derby vinto grazie a Yanga-Mbiwa mi arrivò un'offerta dal Lione di 10 milioni e quindi decisi di venderlo. Quando glielo dissi fu molto dispiaciuto".
La Roma della semifinale di ?
"La considero la mia Roma".

Il mancato acquisto per cui ha sofferto di più?"Rabiot, era già preso. Avevo l’accordo con la madre, poi c’è stato un imprevisto evitabile. le dissi che avrei dato un indennizzo al PSG dato che avevo appena incassato 32 milioni per Marquinhos, ma lei si arrabbiò molto e la trattativa salto".

Chi potrebbe essere un erede di Karsdorp?
"Non te lo dico, ma ci sono 2/3 giocatori in Italia che io prenderei subito".

Singo? Soppy?
"No. Soppy è interessante negli strappi, ma gli manca tanta tattica. Uno è italiano e uno è straniero, ma ci penserà la Roma".

Si sente ancora voluto da questo calcio?
"No, infatti non mi vogliono, ma io voglio il calcio e quindi me lo riprenderò".