Avevamo conosciuto Juha Ahtinen questa estate in Portogallo. Lui, finlandese, pazzo della Roma al punto di raggiungerla in ogni dove che, solitamente, non è proprio una passeggiata da Helsinki, dove Juha è nato e dove rappresenta uno dei membri più appassionati del Roma Club Finlandia.
Ieri, per una volta, per Juha la Roma giocava in casa. E ci ha raccontato così la sua esperienza:
Il 27 ottobre è stato un giorno indimenticabile per me. Finalmente la Roma è venuta da me. In totale ho visto oltre 250 partite allo stadio negli ultimi vent'anni, ieri è stata la prima volta che ho potuto vedere la Roma senza prendere l'aereo. Quella di ieri è stata la seconda partita in Finlandia nella storia della Roma (la prima 31 anni fa).
Il Roma Club Finlandia aveva chiesto un incontro con la squadra, che la società ha accettato. Abbiamo voluto lasciare alla squadra un ricordo e anche portarle qualcosa di tipicamente finlandese all'incontro, per questo abbiamo portato con noi il finlandese più famoso e più amato di tutto il mondo: Babbo Natale, quello vero!
Abbiamo preparato con lui un piccolo regalo di Natale per tutti i giocatori, Mourinho e Pellegrini hanno ricevuto il regalo più prezioso, così anche per le loro mogli e per i figli del capitano della Roma. Anche Spinazzola e Zaniolo sono venuti a salutarci. Ho ricevuto tanti commenti positivi su Babbo Natale e sugli sforzi del Roma Club Finlandia.
La partita l'ho vista in due zone, il primo tempo nel settore ospite con altri romanisti e il secondo tempo con i miei cari amici filandesi e i miei cari figli in Tribuna. Oltre all'ottimo risultato, la serata è stata bellissima. La partita di ieri è stata la mia quindicesima partita di questa stagione vista dal vivo, comprese le amichevoli. Tornerò a Roma la settimana prossima per vedere Roma-Ludogorets e poi il derdy. Quindi di nuovo anche l'ultima partita prima della sosta, Roma-Torino. I miei amici mi hanno chiesto come potrò sopportare la sosta dei Mondiali, lunga 52 giorni, senza vedere giocare la mia Roma? Ho risposto che sarebbe stato troppo difficile e ecco perché quando la Roma andrà in Giappone, ci sarò anche io! Ho già organizzato tutto.