La FIFA ha ufficialmente annunciato il prolungamento della decisione presa già a marzo: i calciatori e gli allenatori stranieri tesserati con società russe ed ucraine potranno sospendere il loro contratto fino al 30 giugno 2023. La regola era stata introdotta in seguito all'evoluzione del conflitto tra Russia ed Ucraina. Ecco il comunicato del massimo organo calcistico.
"In base alle disposizioni RSTP approvate dall’Ufficio del Consiglio, i club affiliati alla Federcalcio ucraina (UAF) o alla Federcalcio russa (FUR), qualora non dovessero raggiungere un accordo reciproco con i rispettivi giocatori e allenatori stranieri prima del 30 giugno 2022, e salvo diverso accordo scritto, questi giocatori e allenatori avranno il diritto di sospendere il contratto di lavoro con le proprie società fino al 30 giugno 2023. Queste disposizioni danno a giocatori e allenatori l’opportunità di allenarsi, giocare e ricevere uno stipendio, proteggendo al contempo i club ucraini e facilitando la partenza di giocatori e allenatori stranieri dalla Russia. Inoltre, in relazione alla tutela dei minori, è stato chiarito che i minori in fuga dall’Ucraina verso altri paesi con i genitori a causa del conflitto armato saranno considerati in possesso dei requisiti di cui all’articolo 19 comma 2 a) del RSTP, esonerandoli dalla norma che vieta il trasferimento internazionale di calciatori prima dei 18 anni. La FIFA continuerà a monitorare da vicino la situazione in Ucraina per garantire che il quadro normativo sia adattato in base a eventuali nuovi sviluppi. La FIFA continua inoltre a condannare l’uso continuo della forza da parte della Russia in Ucraina e chiede una rapida cessazione della guerra e un ritorno alla pace".
(fifa.com)