ESPN BRASIL - Di proprietà del Chelsea ed ora accostato al Napoli di Luciano Spalletti, Emerson Palmieri ha parlato anche del rapporto con il tecnico ai tempi della Roma: "Io sono un ragazzo a cui piace scegliere, parliamo della mia vita. Voglio essere io l'artefice delle mie scelte, seguendo le mie sensazioni e ciò che mi fa essere felice - ha detto il terzino all'emittente televisiva -. Spalletti a Roma è stato l'allenatore che mi ha dato l'opportunità di mettermi in gioco: avevo 22 o 23 anni quando mi disse «vai, gioca le prime dieci partite», e poi altre dieci, e così via". "Non è semplice fare ciò, avere pazienza con un ragazzo giovane, in una piazza importante come Roma - ha continuato -. Pian piano, poi, le cose andarono sempre meglio. È un allenatore saggio, un amico, ogni tanto ci sentiamo, mi ha fatto anche gli auguri di buon compleanno a inizio agosto".
Emerson ha anche ricordato la vittoria dell'Italia all'Europeo e l'infortunio del giallorosso Leonardo Spinazzola: "Mi è dispiaciuto per l'infortunio di Spinazzola. Quando ho visto l'infortunio ne ho capito subito la gravità. Mi sono messo lì con la testa giusta e ho giocato al posto suo. Ho lavorato duramente per arrivare a giocare questo Europeo, mi sono sempre divertito a giocare. Ho dato quello che potevo dare, a partire dai 15 minuti finali contro il Belgio". "L'ambiente creato in nazionale è stato fantastico - ha concluso -. È molto difficile incontrarne o crearne uno così, anche perché poi ci sono tanti giocatori di tante squadre diverse, c'è sempre chi lega più con qualcuno o chi con altri. Noi, invece, eravamo tutti uniti. Ci è sembrato sia finito tutto troppo presto: siamo stati insieme 40 giorni ma a tutti è sembrata una sola settimana".