Chi di solito è critico verso i giornalisti che in conferenza stampa rivolgono domande a Paulo Fonseca, oggi li avrà riconsiderati. Almeno ad ascoltare la seduta davanti ai microfoni del tecnico portoghese alla vigilia di Shakhtar-Roma. Per via delle normative anti Covid-19, non c'erano giornalisti italiani al seguito, fatta eccezione per lo staff di Sky.
Così, le domande dei cronisti ucraini si sono concentrate tutte sul tecnico "rientrato a casa" (come gli è stato chiesto e sottolineato, ndr). Al punto che Diawara, seduto al suo fianco, se non fosse stato per l'inviato Paolo Assogna, avrebbe fatto completamente scena muta.
Non solo, perché la conferenza, iniziata con problemi di audio sottolineati anche nella "chat live" dell'evento trasmesso su YouTube, ha regalato momenti surreali. Come la domanda su un quadro regalato a Fonseca al momento di lasciare lo Shakhtar. "Dove si trova? Vorrebbe conoscere chi lo ha realizzato?". "Io non ho capito", ha detto in italiano il tecnico rivolgendosi a chiedere aiuto al traduttore. Poi ha spiegato che si trova "qui", in Ucraina supponiamo, e che "ovviamente sarei felice di conoscerlo". Chapeau, Mister.