Tor di Valle, processo sulla gestione dei terreni: condanna di 3 anni per Papalia

09/02/2021 alle 19:21.
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Una condanna e due assoluzioni. Si è chiuso così il processo di primo grado relativo alla gestione dei terreni di . I giudici della quarta sezione collegiale hanno condannato a tre anni di carcere l'imprenditore reatino Gaetano Papalia, già presidente dell'ex Ippodromo.

L'indagine risaliva al 2013 e riguardava il crac della società "Ippodromo ", costituita nel 2008 per la gestione del galoppatoio e fallita appunto nel giugno 2013, prima della cessione al costruttore Luca dei terreni sul quale sarebbe dovuto sorgere lo . Papalia era accusato di bancarotta patrimoniale per distrazione. Gli altri due imputati, Mauro Ciccozzi (liquidatore della società Ippodromo) e Michele Saggese (amministratore unico della Sais), sono stati assolti «perché il fatto non sussiste». Sentenza di non luogo a procedere per Umberto Papalia, fratello di Gaetano ed ex componente del CdA della società Ippodromo, nel frattempo deceduto.

La Procura di Roma aveva chiesto una condanna a 5 anni per l'ex proprietario dell'Ippodromo, mentre per Ciccozzi e Saggese i pm capitolini avevano chiesto una condanna a 2 anni e 8 mesi. «Dalle iniziali contestazioni è rimasto ben poco - spiega Gian Domenico Caiazza, difensore di Gaetano Papalia -. Il mio assistito è stato riconosciuto responsabile solo di un anticipo di cassa, messo a bilancio, per 2,5 milioni di euro. Non va dimenticato che secondo l'impostazione accusatoria la bancarotta era di oltre 22 milioni di euro».

(ansa / adnkronos)