Stadi di proprietà: Coni, Figc e Lega scrivono al Governo a pochi giorni dagli incontri istituzionali dei Friedkin: "La burocrazia impedisce di investire" (FOTO)

20/12/2020 alle 11:16.
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A pochi giorni dall'incontro istituzionale tra la nuova proprietà della Roma e i vertici del calcio e dello sport italiano - Dan e Ryan Friedkin sono stati ricevuti da Giovanni Malagò e Gabriele Gravina nella giornata di giovedì - Coni, Figc e Lega scrivono direttamente al Premier Giuseppe e al Governo per richiedere un intervento deciso sulla questione stadi di proprietà. Di seguito i passaggi salienti ed il documento integrale firmato, oltre che dal numero 1 della Federcalcio e dal Presidente del Coni, anche da Paolo Dal Pino:

"[...] Le case per i nostri tifosi non sono più accoglienti, necessitano di un rinnovamento profondo non più procrastinabile e richiesto a gran voce da molte Società, fermate da una burocrazia che impedisce loro di investire e rinnovare, anche a beneficio dell'intero sistema sportivo italiano. I tempi medi per ottenere l'autorizzazione ad erigere un nuovo impianto in Italia variano tra gli 8-10 anni, dato sensibilmente superiore rispetto al benchmark europeo che si attesta a 2-3 anni.

Una nuova generazione di stadi porterebbe vantaggi immediati in termini occupazionali, una riqualificazione delle aree urbane interessate, nuove fonti di ricavo, entrate fiscali extra per lo Stato, un aumento della sicurezza con conseguente diminuzione degli episodi di violenza e una generale ricaduta positiva di immagine per lo sport italiano, come evidenziato dal Rapporto Monitor Deloitte che alleghiamo. I virtuosi esempi esteri, frutto di 11 miliardi di euro di investimenti negli ultimi vent'anni, mettono a nudo le criticità del nostro sistema che non riesce a mantenersi al pari dei propri competitors. In Italia il DL Semplificazione è intervenuto per agevolare la ristrutturazione degli impianti sportivi, ma permane un iter autorizzativo complesso e can troppi Enti Pubblici coinvolti, che rendono di fatto impossibile avviare i necessari processi di ammodernamento o costruzione di stadi di nuova generazione, come evidenziato dalle difficoltà che stanno incontrando alcune Società di calcio. Il rinnovamento degli stadi in Italia potrà comportare investimenti fino a 4,5 miliardi di euro per i prossimi 10 anni, con la creazione di 25 mila nuovi posti di lavoro e un gettito fiscale di 3,1 miliardi di euro che favoriranno l'economia reale [...]".