Gianni Nanni, responsabile sanitario del Bologna e rappresentante dei medici dei club di Serie A nella commissione medico-scientifica della FIGC, ha fatto il punto della situazione in merito ai nuovi contagi da Coronavirus.
«I contagi in crescita nelle squadre? Vale la regola che vale per tutto il Paese: se all’interno del gruppo squadra le regole del protocollo vengono rispettate in modo rigoroso non c’è ragione di temere una nuova sospensione dei campionati. Il problema non è durante la partita: è prima e dopo. Il Genoa, per fare un esempio, ha affrontato il Napoli presumibilmente con una decina di contagiati in squadra e nel club di De Laurentiis i positivi sono risultati solo due. Essendo la Campania una delle regioni che oggi più soffrono per la risalita dei contagi, chi mi dice che i positivi del Napoli non siano stati contagiati, che so, al ristorante. Stop del calcio? Sono fiducioso che si possa andare avanti. Inizierei a preoccuparmi solo se mi accorgessi che non tutti, anche all’interno dei club, rispettano rigorosamente il protocollo. Ma sono sicuro che arrivare in fondo al campionato sia nell’interesse di tutti».
(il resto del carlino)
Nanni ha poi parlato nuovamente del protocollo Figc all'emittente radiofonica: «Se sarà necessario, siamo pronti a modificare il protocollo in minima parte. Cancellare nel protocollo la parte nella quale si lascia spazio all'autorità statale o locale come nel caso della Asl di Napoli? Dovremmo richiedere uniformità delle Asl, diventa impossibile andare avanti, siamo in balia delle autorità locali. Ma le autorità locali non possono intervenire con il minimo sospetto. Quello di Napoli non è un focolaio. Quella della Asl è una decisione che non riesce a farci andare avanti. Abbiamo ribadito che il protocollo vada seguito ed è importante, sia in campo, sia negli spogliatoi. Sia in allenamento, sia in gara. Dobbiamo evitare problemi nel gruppo squadra, siamo pronti ad affrontare le varie situazioni».
(radio punto nuovo)