La nuova Roma nasce a Londra. Ieri è andato in scena il primo incontro tra Ryan Friedkin e Guido Fienga. Più che di mercato, le parti si sono aggiornate sui primi passi compiuti dalla società e quelli imminenti da effettuare: 1) Invio documentazione alla Covisoc con conseguente iscrizione al nuovo campionato 2) Piano dettagliato sull’aumento di capitale da completare entro la fine di dicembre da recapitare alla Consob 3) L’Opa da lanciare 4) L’eventuale delisting (che dipenderà dall’esito dell’Opa) 5) La prima convocazione dell’assemblea dei soci, fissata il 29 settembre in prima convocazione o il 30, in seconda, nella quale saranno discussi e deliberati il numero dei componenti del Cda, il loro compenso annuale, oltre alla durata, la nomina e la determinazione dell’organo collegiale.
La costruzione della squadra è in mano a Fienga. Che ha le idee chiare. Alla Roma servono diversi ruoli chiave, al netto di possibili cessioni che potrebbero cambiare in corsa i piani. Se per l’estremo difensore in pole c’è Sirigu, il colpo dovrebbe arrivare in avanti. Edin è padrone del suo destino. Sa che a Trigoria non si faranno le barricate per trattenerlo ma allo stesso nessuno lo spinge ad andarsene. È più lui che ci sta pensando, curioso di capire chi tra Inter, Juventus e Atletico Madrid farà la prima mossa. Tre piazze gradite, tre squadre che potrebbero garantirgli di vincere subito per chiudere al meglio la carriera. Se a Milano c’è Conte che preme per averlo, a Torino il bosniaco è un pallino di Paratici. Edin alla Juventus è l’opzione preferita di Fienga: Milik infatti resterebbe bloccato a Napoli e dovrebbe iniziare a valutare altre opzioni che non siano quella bianconera. A quel punto potrebbe iniziare la trattativa con De Laurentiis, inserendo Under che rimane tuttavia l’opzione di scorta degli azzurri qualora non arrivassero a Boga.
(Il Messaggero)