Lo Stadio della Roma è sempre più vicino. Nell'ultima riunione con la Sindaca non sono emerse criticità, l'assemblea capitolina sembra pronta a votare finalmente la variate urbanistica ma c'è qualcuno che ancora non si arrende. Si tratta del comitato 'Difendiamo Tor di Valle' che, dopo le numerose proteste andate in scena degli anni - dai volantinaggi agli striscioni affissi durante la Conferenza dei Servizi - tenta il tutto per tutto battendo i piedi e puntando ancora una volta il dito contro l'impianto giallorosso con un comunicato pubblicato su Facebook. Questo il testo:
Il titolo dell’articolo di Roma Today di venerdì 10 luglio “Stadio della Roma, i grillini si consegnano al silenzio” è fin troppo generoso: la verità è che i grillini rischiano di consegnarsi non al silenzio, ma ai padroni di Roma.
Non vogliamo ritornare sull’annosa questione di cui si sa tutto: le criticità trasportistiche rimaste tali, le nebbie che avvolgono la questione della proprietà dei terreni, le decine di osservazioni e prescrizioni scaturite dalla Conferenza dei Servizi rimaste prive di risposta, le attività corruttive messe in atto per far partire un progetto insensato, con l’unico scopo di fare gli interessi di finanzieri stranieri e palazzinari romani facendo cambiare destinazione d’uso a un terreno agricolo destinato secondo il Piano Regolatore a divenire un parco fluviale…
Ci preme oggi una volta di più richiamare la Sindaca e la sua maggioranza alle verità della politica e alla loro responsabilità di rappresentanti dei cittadini.
Che siano chiari i fatti:
1) Il costruttore Panasi, intercettato, ha detto testualmente “Per fare lo stadio ho pagato tutti”
2) E’ in corso un processo per corruzione a carico tra gli altri di Luca Lanzalone, il Mr. Wolf di Virginia Raggi, e di Marcello De Vito, il maschio alfa del M5S romano.
3) Nel corso di questo processo diversi imputati hanno scelto il patteggiamento per avere condanne meno pesanti, AMMETTENDO OGNI COLPA.
4) Il Movimento 5 Stelle nel 2016 è stato eletto dai Romani per fermare il sacco della città: ricordiamo che il 22 dicembre 2014, quando la maggioranza PD di Ignazio Marino votò il primo vergognoso riconoscimento di “interesse pubblico”, gli allora Consiglieri Comunali di opposizione del Movimento 5 Stelle si schierarono contro e lessero in aula il testo della Lettera Aperta che questo Comitato inviò a tutti i Consiglieri.
5) Ricordiamo ancora una volta il punto centrale del programma del Movimento nel 2016 (p.35): “Moratoria delle previsioni di nuove espansioni per verificarne le reali necessità e blocco delle edificazioni su aree a rischio idrogeologico e su quelle agricole” e le testuali parole della allora candidata Raggi proprio sul Tor di Valle: “Se vinciamo ritiriamo la delibera sulla pubblica utilità. Lo stadio della Roma si farà da un’altra parte, a Tor di Valle c’è una speculazione edilizia e non ci sono le condizioni.”
6) Al contrario, dopo la vittoria nelle elezioni del 2016 e la defenestrazione dell’Assessore all’Urbanistica Paolo Berdini, il M5S ha trasformato le porte del Campidoglio in porte girevoli per finanzieri e palazzinari, e ha emarginato ed espulso i pochi Consiglieri che esprimevano qualche perplessità.
Il cambiamento di 180 gradi rispetto agli impegni presi nella campagna elettorale del 2016 e la resa completa agli interessi dei finanzieri e dei palazzinari costituiscono un episodio politicamente gravissimo. Sappia, la sindaca, che se oggi pensa di aiutare qualche potente a fare l’ennesima speculazione, in cambio di qualche illusorio vantaggio elettorale, sbaglia del tutto i conti.
Ai consiglieri di maggioranza chiediamo un sussulto di dignità, che si oppongano a questa vergogna e si impegnino a rispettare gli impegni elettorali.