E' scattata la settimana in cui i principali campionati europei, dalla Premier alla Bundesliga fino alla Liga e alla nostra Serie A, potrebbero giungere a decisioni definitive, o quasi, riguardo una possibile ripresa. Questi tutti gli aggiornamenti della giornata dal mondo dello sport:
LIVE
23.35 - "Stiamo prendendo molte precauzioni per riprendere a giocare a calcio in modo sicuro e controllato. E non c'è dubbio che lo faremo: sappiamo che la gente ha paura, ma andare in farmacia è più rischioso che allenarsi". Così il presidente della Liga Javier Tebas riguardo la ripresa del campionato spagnolo. "Il protocollo approvato dal Ministero della Salute è uno dei più sofisticati ed è riconosciuto in tutta Europa. Occorre una soluzione per garantire l'equità e l'integrità della competizione, e la migliore è concludere il campionato" ha poi concluso Tebas.
23.15 - La FIFA sembra essere sempre più orientata ad aumentare a cinque il numero delle sostituzioni da effettuarsi in tre momenti della gara, per affrontare meglio la restante parte della stagione dove probabilmente si giocherà una partita ogni tre giorni. Come rivelato dal portale del quotidiano spagnolo, la Federcalcio mondiale avrebbe già preparato un documento con raccomandazioni mediche che saranno ufficiali la prossima settimana. Non si tratta di un protocollo, ma di una serie di proposte di sicurezza da seguire sia durante gli allenamenti che in campo. Per quel che riguarda la richiesta della Federazione inglese di poter giocare partite da 45', la proposta sarà respinta.
(Marca)
22.20 - I giocatori dell'Inter dovranno ancora aspettare per tornare ad allenarsi ad Appiano Gentile. Slitta infatti nuovamente la ripresa degli allenamenti individuali alla Pinetina, inizialmente prevista per domani come filtrato dal club nerazzurro ma che, come emerso in serata, dovrebbe ripartire nei prossimi giorni per terminare gli accertamenti. Tra ieri e oggi i calciatori infatti hanno svolto una parte dei controlli medici e dei tamponi (o altro test rapido validato) come previsto dalle linee guida del Governo, con alcuni esami che verranno conclusi tra domani e giovedì.
21.40 - Come riferisce il giornalista Giovanni Capuano sul proprio profilo Twitter, l'incontro tra il Comitato tecnico scientifico della Protezione Civile e i dirigenti della Figc per analizzare il protocollo sulla ripresa degli allenamenti di gruppo delle squadre si terrà giovedì nel primo pomeriggio.
L'incontro tra il Comitato tecnico scientifico della @DPCgov e i dirigenti della #Figc per analizzare il protocollo sulla ripresa degli allenamenti di gruppo delle squadre si terrà giovedì nel primo pomeriggio
— Giovanni Capuano (@capuanogio) May 5, 2020
21.30 - Quello inglese è uno di quei campionati che presto potrebbero ripartire. Tuttavia i medici dei 20 club oltremanica hanno scritto ai vertici della Premier League una lettera dove si fa richiesta di risposte urgenti, sollevando alcune preoccupazioni. Sono circa 100 le domande e i problemi sul ritorno all'allenamento sollevati dai vari staff sanitari. Tra i tanti dubbi sorti c'è quello inerente alle responsabilità, alle assicurazioni e ai test per i giocatori e per le loro famiglie.
(theathletic.com)
19.15 - Ufficialmente prorogata la sospensione del campionato femminile. Questo il comunicato della FIGC, che “dispone la sospensione e il rinvio a data da destinarsi di tutte le gare della Divisione Calcio Femminile in programma durante tutto il periodo di vigenza delle prescrizioni imposte dal D.P.C.M. del 26 aprile 2020 e, comunque, sino a quando le disposizioni statali non modificheranno le stesse”.
(figc.it)
19.00 - Ufficialmente rinviato il Consiglio Federale inizialmente previsto per l'8 maggio. Lo comunica la FIGC sul proprio sito ufficiale. La motivazione è da ricercarsi nella necessità di approfondire ulteriormente le tematiche previste all'ordine del giorno.
(figc.it)
18.40 - Caso di Coronavirus riscontrato in casa Como. A risultare positivo al test, effettuato a seguito di un caso riscontrato nella sua famiglia, è il portiere classe '99 Pierre Bolchini. Come comunicato sul sito ufficiale del club, il giocatore non presenta sintomi ed è attualmente in buone condizioni di salute.
(comofootball.com)
17.17 - "Il Milan? Mi piacerebbe capire dove stiamo andando. Un po' come il governo". Così Fabio Capello, ospite della trasmissione 'Un giorno da pecora', a proposito del club rossonero e della ripartenza del calcio. "Chi è messo peggio tra il governo e i rossoneri? Il Milan non si è ancora mosso, il governo si muove agitandosi da tutte le parti senza una linea ben chiara". Quindi paradossalmente è in una condizione migliore il Milan?. "Assolutamente sì", ha commentato scherzando l'ex tecnico, fra le altre, di Roma, Milan e Real Madrid.
(Rai Radio 1)
17.15 - Nicolas Nkoulou ha voluto raccontare con un video postato su Instagram il suo ritorno al centro sportivo del Torino per effettuare i test che escludessero eventuali contagi da Coronavirus: "Non è per nulla bello - ha spiegato - perché ti mettono in bocca un tubicino che arriva fino alla gola e poi ripetono l'operazione anche nel naso".
17.03 - Anche la Lazio torna a Formello. I primi a presentarsi al centro sportivo biancoceleste sono stati Jony e Caicedo. Tutti i giocatori si stanno sottoponendo ai controlli di rito: tamponi (che andranno ripetuti ogni quattro giorni) e test sierologici. "La salute è un bene primario, garantito dalla Costituzione. Il problema che mi pongo è quello di far sposare la tutela della salute con la ripartenza, che consente a tante famiglie di portare a casa il sostentamento": queste le parole di Lotito sui canali ufficiali del club.
(Lazio Style)
16.35 - "Abbiamo elaborato un protocollo e Abbiamo collaborato con la Federazione e la Lega del Consiglio superiore dello sport. Anche con altre federazioni, ma il ritorno dei tornei dipenderà dalle autorità sanitarie": queste le parole del Ministro spagnolo della Cultura e dello Sport, José Manuel Rodríguez Uribes, sull'eventuale ripresa della Liga.
16.00 - Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha rilasciato alcune dichiarazioni per l'emittente televisiva sull'opportunità di tornare in campo per portare a termine il campionato di Serie A. Queste le sue parole:
"Non mi interessa più se si torni a giocare o meno, facciano quello che vogliono. E che smettano di strumentalizzare le mie dichiarazioni: la mia linea è sempre stata chiara. Aspettiamo le decisioni della Merkel? E’ vergognoso. Abbiamo un presidente di Lega, uno della Federazione, uno del Coni ed un ministro dello sport e attendiamo gli altri? A me non frega niente della Merkel e dell’Uefa: l’Italia deve decidere in autonomia, siamo senza dignità. E che decidano alla svelta perché io non accetto più questo continuo rimandare. Bastava sedersi ad un tavolo e dividersi gli oneri in parti uguali e pensare alla ripartenza sicura. E invece nessuno molla perché questo calcio pieno di debiti ha già speso soldi non ancora incassati".
(teletutto)
15.40 - «Abbiamo una serie di scenari su come far proseguire la Champions League e l'Europa League. Lo scenario attuale, che abbiamo rivelato a tutte le Federazioni e i club, è che la competizione continui ad agosto, con le finali programmate alla fine del mese. Quindi, questo è uno scenario che è ancora valido e sul quale stiamo lavorando. Ci auguriamo che questa ipotesi non cambi, ma in tal caso abbiamo alcune alternative pronte. L'obiettivo è completare la stagione». Queste le parole di Zoran Lakovic, direttore delle Associazioni nazionali dell'Uefa, intervistato dal quotidiano tedesco. Sulle criticità ancora esistenti nel Vecchio continente a seguito dell'insorgere del coronavirus, il dirigente Uefa conclude. «Stiamo monitorando la situazione sanitaria in Europa, di cui l'Uefa è perfettamente a conoscenza».
(bild)
15.36 - Arrivano le scuse di Salomon Kalou dopo la bufera scatenatasi su di lui per il video che lo ritraeva violare le prescrizioni sul distanziamento nel giorno del rientro nel centro sportivo dell'Hertha. "Mi dispiace se ho dato l'impressione di non prendere sul serio il Coronavirus - le parole del calciatore -. Mi scuso per questo. Al contrario sono particolarmente preoccupato per le persone in Africa. Non ci pensavo, ero solo felice che i nostri test fossero negativi. Mi scuso anche con chi ho ripreso nel video, non sapevano che stessi trasmettendo in diretta"
"Da quando siamo tornati dalla quarantena, siamo stati testati settimanalmente per l'agente patogeno. Non abbiamo avuto ulteriori risultati positivi dei test. E non dovremmo stringerci la mano? - commenta Kalou, che aggiunge - Non vado in giro per la strada e non stringo la mano alla gente - conclude - Indosso una maschera quando vado a fare la spesa come tutti gli altri. Non sono mai stato uno che pensa solo a se stesso".
(kicker)
15.35 - «È talmente tanta la voglia di riprendere che c'è massima disponibilità da parte dei nostri atleti ad un ritiro lunghissimo in modo da finire la stagione», lo dice il direttore generale del Sassuolo, Giovanni Carnevali, a «Tutti convocati» sull'emittente radiofonica. «L'aspetto psicologico influisce, è giusto iniziare piano in vista di un calendario che poi sarà pieno», sottolinea Carnevali. «Appena uscirà, bisognerà analizzare bene il protocollo che arriverà a giorni. Dobbiamo capire cosa succederà nei prossimi 20 giorni sperando in un calo di contagi e decessi. Abbiamo la volontà di continuare, credo sia quasi un obbligo finire la stagione».
«Preferisco non leggere le dichiarazioni del ministro Spadafora ultimamente: è sempre negativo e spesso cambia idea con grande facilità. In ogni caso importa che le squadre abbiano ricominciato. C'è la volontà di riprendere e di portare a termine il campionato. La riapertura dei centri sportivi è stata una grande opportunità per quei ragazzi, al di là del lavoro: ho visto la gioia sui loro volti», continua. «Si allenano sei giocatori alla volta, con un solo preparatore atletico e un medico. Il tutto con il massimo isolamento e le massime precauzioni. I giocatori arrivano ogni 15 minuti, si portano l'acqua e si lavano a casa». «Giocare in pochi stadi in aree con pochi contagi? A me piace come idea, tanto a porte chiuse uno stadio vale l'altro. Bisogna cercare di limitare distanze e contatti», conclude.
(Radio 24)
15.05 - Test medici e tamponi: riparte anche il Torino. Belotti e compagni hanno iniziato le pratiche per tornare al lavoro in campo. I granata hanno cominciato a presentarsi al Centro di Medicina dello Sport, all'interno dello stadio Olimpico Grande Torino, per i controlli che proseguiranno fino a giovedì. Da venerdì, porte aperte ai giocatori al Filadelfia: il quartier generale sarà a disposizione per allenamenti facoltativi. Sui due campi potranno lavorare al massimo in due o tre calciatori, vietato l'utilizzo di spogliatoi e palestre.
15.00 - Un caso di positività al coronavirus, e l'Aue Erzgebirge, squadra della seconda divisione tedesca, manda tutti in quarantena, ma solo fino a giovedì. Lo ha annunciato lo stesso club della Sassonia con una decisione che arriva mentre in Germania si attende la scelta della Cancelliera Merkel sulla ripartenza del calcio e si discute su cosa fare in caso di nuovi contagi. A essere positivo è un membro dello staff, e di qui lo stop a squadra, tecnici e tutto il resto della società. La squadra rimarrà in autoisolamento a casa fino a giovedì: l'Aue non chiarisce perchè la quarantena sia così breve, ma i media tedeschi ipotizzano che sia il tempo necessario a una terza ondata di tamponi per tutti.
14.35 - Sinisa Mihajlovic è rientrato a Bologna per essere idealmente al fianco della sua squadra, nel giorno del ritorno al lavoro. I calciatori del Bologna hanno ripreso questo pomeriggio gli allenamenti individuali al centro tecnico di Casteldebole. Alle 14, sono stati i portieri Skorupski e Da Costa i primi a varcare i cancelli. I rossoblù lavoreranno scaglionati in due gruppi da 12, con 3 calciatori su 4 campi. Il primo gruppo si allenerà tra le 14 e le 16, il secondo tra le 16 e le 18. Sinisa Mihajlovic segue tutti dall'Hotel Baglioni, dove si relaziona con il preparatore Marchesi, che tramite app può verificare in tempo reale le prestazioni dei calciatori. Il tecnico potrà così iniziare a stilare i programmi di lavoro in vista della ripresa degli sport di squadra, fissata per il 18 maggio. Al centro tecnico di Casteldebole, fino ad allora, non potrà mettere piede.
14.05 - Sono iniziati questa mattina gli screening medici del Milan. Tra i primi a sottoporsi agli esami in una nota clinica di Milano ci sono Biglia e Bonaventura, gli altri lo faranno nelle prossime ore. Il Milan conta di aver testato tutta la rosa e lo staff di Pioli entro domani e aspetta il ritorno a Milano di Ibrahimovic e Kessie, i due giocatori ancora all'estero che dovranno poi osservare la quarantena di 14 giorni. Gli allenamenti individuali a Milanello, se tutto filerà liscio, dovrebbero quindi cominciare giovedì - a 2 mesi dall'ultima partita ufficiale, la sconfitta contro il Genoa nel silenzio surreale di San Siro - ma non è escluso che la data possa slittare di un giorno. Il Milan - per rispettare le indicazioni sul Coronavirus - scaglionerà le sedute tra mattina e pomeriggio, dividendo la rosa in due macro-gruppi da 12 elementi, che a loro volta si alleneranno sui tre campi del centro sportivo a micro-gruppi di 4. I tre portieri lavoreranno nel pomeriggio. Nel programma ci saranno lavoro atletico, di forza e, se possibile, verranno svolti anche esercizi con il pallone.
14.00 - Riprenderà il 23 maggio la stagione calcistica in Ungheria dopo lo stop dovuto al coronavirus avvenuto a metà marzo. A quanto riporta la Federcalcio magiara, Mlsz, si comincerà con le semifinali di coppa nazionale mentre il campionato dovrebbe svolgersi a partire dal 30 maggio quando sarà disputata la 26esima giornata. L'Ungheria è uno dei pochi paesi europei ad aver già confermato una data per la ripresa della stagione assieme alla Polonia che riparte il 29 maggio. Se la Otp Bank Liga Nb avrà un nuovo avvio, non sarà lo stesso per le categorie inferiori, futsal e junior league. La Mlsz ha dichiarato che "tutte le partite saranno soggette a condizioni rigorose per salvaguardare la salute di tutti gli interessati" e saranno giocate a porte chiuse. Al momento il bilancio della pandemia in Ungheria è di 3.051 casi confermati e 351 decessi.
13.45 - "La responsabilità che abbiamo come sistema, oltre innanzitutto al bene primario della salute, è che non ripartire a livello apicale significa creare un danno a cascata a livello generale, soprattutto sulle categorie minori come la Lega Pro e i dilettanti, dove ci sono moltissimi ragazzi e ragazze, che sono professionisti di fatto, che vivono di calcio". Il vicepresidente dell'Associazione italiana dei calciatori, Umberto Calcagno, intervenuto a RadioSportiva, ha evidenziato che "in questi mesi, all'interno del nostro sistema, abbiamo concentrato tutti i nostri sforzi per farci trovare pronti per un'eventuale ripartenza. Stiamo andando, come è giusto che sia vista la situazione, a piccoli passi, augurandoci che possa esserci anche per il calcio la fase due, perché i calciatori e le calciatrici vogliono ricominciare in sicurezza a fare il proprio lavoro. E stiamo creando - sottolinea Calcagno - un fondo solidaristico per tutelare queste categorie perché non possiamo permetterci che siano proprio i soggetti più deboli a pagare il prezzo più alto".
Sulle recenti notizie provenienti dalla Germania, dove tra i calciatori sono stati riscontrati 10 nuovi casi di positività, Calcagno ha ribadito che "si deve partire dal presupposto che ci dobbiamo affidare alla comunità scientifica e dovranno essere i protocolli redatti dai medici a dirci come comportarci in questi casi. Dobbiamo anche augurarci che i progressi della scienza ci diano risposte confortanti: se i test che si stanno mettendo a punto riusciranno a darci risposte a breve scadenza, con tempestività dei controlli e il conseguente isolamento del singolo, si potrebbe risolvere il problema e si potrà continuare a procedere a piccoli step. Oggi non c'è la certezza della ripresa del campionato, ma per i calciatori riuscire a ricominciare gli allenamenti è di fondamentale importanza per il mantenimento della loro forma fisica".
13.07 - Dal Portogallo arriva un'indiscrezione relativa alla Liga Nos: stando a quanto riportato dal sito sportivo si sarebbe giunti ad una decisione per quanto riguarda le promozioni nella massima serie lusitana: salirebbero in Liga Nos le prime due della seconda divisione, vale a dire Nacional e Farense, mentre scivoleranno in terza serie le ultime due squadre al momento dell'interruzione dei campionati, ossia Casa Pia e Cova da Piedade.
(record.pt)
12.15 - Il Portogallo si appresta a riprendere il campionato dopo aver superato la fase più critica dell'emergenza coronavirus. Da ieri le squadre sono tornate ad allenarsi dopo il via libera delle autorità di Lisbona al campionato arrivato in concomitanza con l'ufficiale chiusura dello stato di emergenza nel Paese. Secondo i piani la Primeira Liga ripartirà nell'ultimo fine settimana di maggio anche se manca ancora il via libera del Ministero della Salute atteso nei prossimi giorni. La ripresa dopo la sospensione avvenuta il 7 marzo prevede per le ultime 10 giornate match a porte chiuse, gli impianti preposti allo svolgimento delle gare dovranno rispettare alcuni parametri tra cui quello che garantisce il distanziamento sociale negli spogliatoi e nei corridoi. L'ipotesi più accreditata è l'utilizzo degli impianti che hanno ospitato gli Europei del 2004. Nel protocollo portoghese è previsto l'utilizzo di due bus per gli spostamenti della squadra, 2 spogliatoi e due magliette, una per tempo. Prima di ogni partita i giocatori saranno sottoposti a un test rapido, staff e giocatori in panchina dovranno indossare le mascherine, in tribuna sarà consentito l'accesso a un numero limitato di giornalisti.
11.15 - La prestigiosa agenzia di stampa rivela che l'accordo per il ritorno in campo per la Bundesliga pare vicino: stando a quanto riportato da una fonte interna, il campionato tedesco è vicino ad ottenere il via libera dal 15 maggio seppur con forti restrizioni, come l'assenza totale di pubblico.
(reuters.com)
11.00 - Sempre in Inghilterra, la ripresa del campionato potrebbe portare a mostrare alcune partite sui canali YouTube di Sky UK e BT Sport, due principali canali sportivi che detengono i diritti della Premier.
(The Times)
10.30 - La ripresa dei campionati potrebbe portare a svolte regolamentari. Ad esempio, in Premier, Gordon Taylor, rappresentante dell'associazione calciatori inglese, ha proposto "tempi di gioco inferiori a 45 minuti alla ripresa del campionato".
9.00 - "Essere favorevoli o contrari alla ripresa e' una discussione che lascia il tempo che trova: oggi ci mancano alcuni elementi. Non abbiamo alcune risposte e questo genera incertezza, mancano le date. Chi si prende il rischio di far ripartire il calcio se il rischio non e' zero? L'atleta? Il club? Il governo? Bisogna partire al momento giusto e con il protocollo ideale". Cosi' il presidente dell'Aic, Damiano Tommasi, su Instagram nell'ormai classica diretta del lunedi' sera con Pierluigi Pardo.
"La stragrande maggioranza dei calciatori e' tornata ad allenarsi su base volontaria - spiega il numero uno dell'Assocalciatori - Al posto di andare al parco, in sostanza, i giocatori sono andati al centro sportivo per allenarsi da soli, in solitaria. Col passare delle settimane i traguardi personali di squadra stanno assumendo contorni limitati in attesa della decisione. Aumenta la responsabilita' per la scelta sul momento giusto in cui ripartire. Siamo tutti d'accordo che i verdetti deve darli il campo. La riflessione riguarda l'attenzione massima per la salute dei cittadini ma non dobbiamo far passare i calciatori per dei privilegiati".
"Per un calciatore non sono stati mesi di riposo ma di lavoro casalingo, i muscoli si sono comunque rafforzati ma poi bisognera' vedere come risponderanno sul campo. Bisogna tornare in campo in condizioni perfette: e' una grande sfida quella di tornare in campo. Devono essere tutti in sicurezza, non solo i calciatori ma ogni addetto vicino alle squadre. Il protocollo e' pensato per la ripresa degli allenamenti ma non quella delle partite ufficiali, non per i viaggi, gli spostamenti, le trasferte e l'incrocio di due squadre. Si sta lavorando per un protocollo - ha concluso l'ex centrocampista di Verona e Roma - che regolarizzi gli allenamenti di squadra dal 18/19 maggio, nel nome della salute degli interessati".