Mancini: "Che notte a Lione, voglio ispirarmi a Spalletti ora. Ringrazierò sempre Capello per la fiducia"

19/05/2020 alle 21:33.
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SKY SPORT - Nel periodo di stop dal calcio giocato, continuano a riapparire grandi ex sugli schermi dell'emittente satellitare. Oggi è il turno di Amantino Mancini, l'esterno brasiliano rimasto nella memoria di molti tifosi giallorossi per gol d'autore.

Il tacco di dio. Quante volte l’hai rivisto?
Tante, è stato un gol importante. Il mio primo gol in Italia e soprattutto in un derby.

Quanto è stato importante Capello?
L’arrivo a Roma non è stato facile. A Venezia non giocavo. Poi il primo giorno a Trigoria entro nell’ufficio di Capello che mi chiede “Perché a Venezia non giocavi?”. Siamo andati in Austria a fare la preparazione e dal primo giorno in cui mi ha messo tra i titolare, poi non sono più uscito. Lo devo ringraziare per sempre, per tutta la fiducia che mi ha dato. Nella prima stagione ho fatto 8 gol e più di 15 assist, è stato un inizio molto importante.

Il gol di Lione?
È stata veramente una notte splendida, con un gol meraviglioso. Il Lione aveva una squadra molto forte e l’abbiamo battuta. All’andata abbiamo fatto 0-0 all’Olimpico dove siamo stati molto sfortunati. Al ritorno una serata fantastica. La danza brasiliana...ho fatto 8 doppi passi.

È stato un gol simbolico…
In quel periodo lì avevamo una squadra molto forte. C’era , giocavamo a memoria. Per me lui è un allenatore eccezionale, uno dei più forti con cui ho lavorato. Voglio prendere spunto da lui. Per me è stato un grandissimo.

ha detto che quella era una squadra baciata dal sole. Tutti giocavano in tutti i ruoli…
Mi faceva veramente piacere giocare in quella squadra. Avevamo giocatori con una qualità tecnica sopra la media. Eravamo allenati benissimo. Bei tempi.

Capello avrebbe voluto portarti alla ?
Dopo il primo anno si. Ma il primo anno non ci sarei andato perché volevo continuare con la Roma.

Com’era giocare con Cassano?
Cassano era un giocatore eccezionale, con qualità tecniche incredibili. Un fuoriclasse. Se avesse avuto un po’ il cervello equilibrato (ride, ndr). È stato un piacere giocare con lui.