Primo giorno della nuova Fase 2, ma per il calcio non è cambiato nulla. Oggi ancora sedute individuali per le squadre di club, mentre è stato redatto a tempo di record il nuovo protocollo, che oggi andrà all'esame del CTS. Questi i principali aggiornamenti sull'emergenza coronavirus.
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22.00 - Il Presidente della Lazio, Claudio Lotito è piombato a Formello per un lungo faccia a faccia con la squadra, nel pieno rispetto delle distanze di sicurezza dettate dal dpcm. In un momento in cui il calcio vive una fase di grande incertezza il numero uno biancoceleste è voluto scendere in campo per cercare di dare sicurezze ad un gruppo che già da tempo ha espresso il desiderio di voler tornare in campo per sfidare la Juventus capolista. Circa due ore di faccia a faccia in cui Lotito oltre a rassicurare la squadra sul futuro, complice un bilancio senza nessuna criticità, ha soprattutto avviato il confronto sul delicato tema degli stipendi. Fino ad oggi la società non aveva ai affrontato la questione ma qualora il campionato non dovesse partire il tema diventerebbe di stretta attualità e per questo il numero uno della Lazio ha deciso di confrontarsi con la squadra. In società c'è la ferma intenzione di attuare le linee guida votate in Lega dai 20 club, quindi taglio di due mesi di stipendio, marzo e aprile, che potrebbero arrivare a quattro in caso appunto in cui il campionato non dovesse ripartire. Non si è arrivati ancora ad un accordo, anche perché non tutti i calciatori sono sembrati favorevoli a questi possibili tagli, la questione verrà comunque affrontata prossimamente quando saranno più chiare le linee dettate dalla Figc.
(leggo.it)
20.10 - «Ci sono troppi poteri e troppa burocrazia sulla questione della ripresa del campionato. La salute viene prima di tutto ma cerchiamo di trovare un accordo per ricominciare», così il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso. «In America non abbiamo il ministro dello Sport, il mio auspicio è che si arrivi ad una decisione che ci permetta di giocare - ha proseguito -. E non ritengo che sia giusto mettere in quarantena tutta la squadra se viene trovato un giocatore positivo. In Germania ad esempio non avviene». «Per il centro sportivo ci sarà un ritardo di due mesi, l'obiettivo è finirlo entro il 2021. Per lo stadio, prima si andava fast fast fast, ora si va slow slow slow… Io chiedo di lasciarmelo fare se si vuole bene a Firenze, perché quello che faccio rimarrà lì, non me lo porterò via con me».
(Sportmediaset)
20.00 - Il tecnico Walter Zenga e collaboratori con la mascherina, i giocatori liberi da dispositivi di protezione, ma a distanza e a piccoli gruppi. E' la «fotografia» del primo vero allenamento del Cagliari a due mesi dallo stop provocato dall'emergenza coronavirus. Non solo corsa, ma anche esercizi con la palla. La giornata era iniziata con una seconda tranche di controlli sanitari dopo quelli dei giorni scorsi. Poi nel pomeriggio la ripresa degli allenamenti. Non è previsto per ora (è uno dei punti controversi del protocollo sanitario) il ritiro ad Asseminello: i giocatori torneranno a casa e si ritroveranno al centro sportivo per la seconda giornata di allenamenti.
19.55 - La Federcalcio ha deciso di prorogare la sospensione dell'attività sportiva fino al 14 giugno, sulla base del Dpcm del 17 maggio, «nelle more di ogni ulteriore e auspicabile decisione della autorità competenti». La Figc ha preso atto delle determinazioni assunte nel Dpcm di ieri che prevede la sospensione sino al 14 giugno degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati.
19.00 - Il campionato di calcio greco spera di riprendere il 6 giugno e ora è in attesa di una decisione del governo, dopo che oggi i club hanno votato all'unanimità per la ripartenza, a oltre due mesi dall'inizio dell'inattività a causa del coronavirus. La risposta del governo, che ha consentito ai club di riprendere gli allenamenti di gruppo con un rigoroso protocollo sanitario, dovrebbe arrivare entro la settimana. «Rispettiamo le raccomandazioni degli esperti medici e la nostra prima priorità è la vita umana. Il recupero deve essere effettuato passo dopo passo», ha dichiarato un portavoce del Ministero dello sport di recente. Le autorità sanitarie avevano anche indicato che se un giocatore fosse risultato positivo per Covid-19, avrebbe dovuto essere messo in quarantena a casa e la sua squadra isolata per cinque giorni. Al momento dell'interruzione del campionato, l'Olympiacos era in testa, davanti a PAOK Salonicco e AEK Atene. Con 163 morti registrati, la Grecia è stata meno colpita rispetto ad altri paesi europei dalla pandemia.
18.50 - Subito doppia seduta di allenamento per la Sampdoria: prima i test medici per tutti e poi la squadra divisa in tre gruppi e rigorosamente in orari diversi ha raggiunto Bogliasco per iniziare i lavori collettivi ma al massimo per 7/8 calciatori a turno. A coordinare gli allenamenti il tecnico Claudio Ranieri con la mascherina che ritrova Il centro sportivo Mugnaini dopo due mesi. Domani ancora doppia seduta in programma. Intorno alle 9 il primo ad arrivare è stato il difensore centrale Omar Colley, poi è toccato a Linetty, Jankto, Vieira, Leris e Maroni che hanno lasciato l'impianto poco prima dell'ora di pranzo. Presente anche il direttore sportivo Carlo Osti: a tutti prima di entrare nella struttura è stata misurata la temperatura col termo scanner.
18.10 - In Spagna il calcio naviga a vista, per usare una frase molto in voga ai tempi del Coronavirus. La sensazione, tuttavia, è che la Liga possa ripartire a metà giugno, giorno più giorno meno. Oggi il calcio spagnolo ha superato un altro importante step, introducendo gli allenamenti a gruppi di 10 atleti, che in realtà è il primo passo verso il ritorno alla routine del gruppo a ranghi compatti. Un ritorno al passato che spalanca la porta alla ripresa del campionato, per molti ritenuta possibile nel week-end del 13-14 giugno. Sono le stesse date sulle quali punta la Serie A che, però, sembra un pò più indietro rispetto ai 'cugini' della Penisola iberica. Javi Gallega, allenatore del Villarreal, intervistato da Movistar Tv, parla di «12 giugno come data ideale per la ripartenza», portando a esempio «quanto accaduto in Germania», dove la Bundesliga ha riaperto i battenti lo scorso fine settimana. In effetti, con due o tre settimane di allenamenti a ranghi completi, «forzando il ritmo e lavorando sulla potenza più che sul fondo si può fare».
Della stessa opinione il presidente della Liga, Javier Tebas, anche lui intervenuto ai microfoni di Movistar Tv. «Il contagio in allenamento è impossibile - le parole del capo della LFP - Il Governo ci ha dato via libera per gli allenamenti e questo è molto bello, può essere considerata la vittoria di tutti». Tebas ha ipotizzato di «giocare ogni giorno», anche «di lunedì». Non dovrebbero «esserci problemi», dal momento «che gli stadi saranno chiusi». Confermata la possibilità che, nel rispetto dell'alternanza degli orari, «in modo da fornire a tutti la possibilità di guardare le partite in tv», si giochi un match alle 23.
Anche l'attaccate del Celta Vigo, l'esperto Iago Aspas, si è esposto in prima persona, reclamando il ritorno del calcio, perché «porta felicità alla gente». Intanto, il primo passo è stato fatto: allenamenti a gruppi di 10, dopo che il Governo spagnolo ha conferito una delega alla massima serie, permettendo così ai calciatori di Real Madrid, Atletico Madrid, Getafe, Leganes, Barcellona ed Espanyol Barcellona di potersi allenare come le altre squadre nelle zone meno colpite dal Coronavirus. Un'apertura che può risultare determinante ai fini della ripartenza. Un aperitivo che tutti aspettavano.
18.00 - La società Hertha Berlino e la Dfl hanno deciso di ono punire i giocatori del club tedesco in seguito alle polemiche dovute al fatto che alcuni giocatori dell'Hertha Berlino hanno esultato abbracciandosi dopo il terzo gol segnato contro l'Hoffenheim. Il ceo della Lega tedesca ha però ribadito che: «Ci sono linee guida chiare e abbiamo bisogno che esse vengano rispettate. Nel concetto di igiene, la linea guida è quella di festeggiare in ottemperanza alle regole di distanza sociale. I club stanno lavorando attivamente con i giocatori. Parlano ogni giorno con loro per ricordare cosa deve essere fatto per assicurarsi che si guadagni tutti il diritto a una seconda giornata di campionato, poi di terza fino a finire la stagione».
17.40 - Fissata per mercoledì 20 maggio la prossima riunione del Consiglio Federale. Lo rende noto la FIGC con un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale. All'ordine del giorno, fra gli altri punti, i provvedimenti conseguenti all'ultimo intervento legislativo in materia di Coronavirus e le modalità di chiusura della stagione di Serie A.
(figc.it)
17.10 - Rinviato anche il meeting del Comitato Esecutivo Uefa inizialmente previsto per il 27 maggio. La nuova data scelta è quella del 17 giugno "a causa dell'esistenza di alcuni punti aperti riguardanti un piccolo numero di sedi proposte per la riorganizzazione di UEFA EURO 2020 del prossimo anno", come si legge nel comunicato.
(uefa.com)
17.00 - "Il calcio è ripreso in Germania con la Bundesliga. Che aspettiamo a fare lo stesso? Il calcio riguarda la passione di milioni di persone, tante donne e uomini che desiderano tornare alla normalità: bloccarne la ripartenza solo per evitare accuse di corsie preferenziali - che peraltro il calcio non chiede - è sbagliato. Inoltre, dal calcio dipende il futuro economico di molti altri sport. La stessa pratica sportiva dei nostri figli dipende da un sistema sport sano". Questo il pensiero di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, espresso attraverso i propri canali ufficiali.
(matteorenzi.it)
16.06 - "Il ministro dello Sport Spadafora ha detto quattro cose diverse in quattro occasioni diverse... Spero che non ci sia un pregiudizio, perché il calcio mantiene i campetti di periferia nelle nostre città e se non riparte quello rischiano di chiudere anche i campetti dei bimbi". Queste le dichiarazioni del leader della Lega, Matteo Salvini, ospite della trasmissione 'Un Giorno da Pecora'. L'ex Ministro degli Interni ha poi aggiunto: "Il sistema calcio muove quattro miliardi di euro e dà lavoro a circa 50mila persone, che portano a casa 1000 euro al mese se va bene".
(Radio1 Rai)
15:57 - I 20 club di Premier League hanno votato all'unanimità il ritorno agli allenamenti in gruppi, ma senza che ci sia contatto. Ecco il comunicato ufficiale: "I club di Premier League hanno votato oggi all'unanimità il ritorno degli allenamenti a piccoli gruppi da domani pomeriggio - il primo passo verso la ripartenza del campionato, quando sarà sicuro farlo. Il primo passo del protocollo al ritorno agli allenamenti permette alle squadre di allenarsi mentre si mantiene il distanziamento sociale. Il contatto non è ancora permesso. La prima fase è stata approvata consultandosi con giocatori, manager, medici sociali, consulenti esterni e il governo inglese".
(premierleague.com)
15.40 - La Fifa decide di intervenire concretamente per contribuire a fronteggiare l'emergenza Coronavirus. Un'iniziativa annunciata direttamente dal massimo organo del calcio mondiale che prevede l'organizzazione di una partita di calcio finalizzata alla raccolta fondi. Queste alcune delle parole di Gianni Infantino, presidente della Federazione Internazionale, espresse attraverso un comunicato:
«È nostra responsabilità dimostrare solidarietà e continuare a fare tutto il possibile per partecipare e sostenere gli sforzi nella lotta contro la pandemia. Siamo stati attivi nel sensibilizzare l'opinione pubblica attraverso diverse altre campagne e la Fifa ha contribuito anche finanziariamente a questa causa, ma ora ci impegniamo a organizzare questo evento globale di raccolta fondi quando la situazione sanitaria lo consentirà, anche se solo tra qualche mese»,
I fondi raccolti verranno utilizzati per sostenere «lo sviluppo, la produzione e un equo accesso globale alle nuove tecnologie sanitarie essenziali per il coronavirus, compresi diagnostica, terapie e vaccini»
(fifa.com)
14:10 - Nella giornata di mercoledì il mondo del calcio italiano potrebbe conoscere definitivamente quale sarà il proprio destino. Come infatti riporta il quotidiano nazionale sarebbe stato fissato per il 20 maggio l'incontro tra il premier Giuseppe Conte e la Federcalcio e la Lega Serie A per discutere in merito alla ripresa del massimo campionato italiano. Durante questi giorni si aspetta anche un parere del Cts del Governo in merito al protocollo che le squadre dovranno adottare per la ripresa degli allenamenti prima di squadra e poi eventualmente del campionato.
(La Repubblica)
14:00 - Martin Caceres esce allo scoperto, facendo sapere di essere stato uno dei tre casi di Covid positivo registrati nelle ultime settimane tra i calciatori viola. E nel corso di una diretta Instagram con la comica uruguaiana Yisela Paola, ha detto: “Ho avuto i sintomi dall’8 al 15 marzo. Mi sono allenato a casa e i miei polmoni ne hanno risentito. Mi hanno detto di mettermi in quarantena e che in venti giorni ne sarei uscito, ma forse il virus si era innamorato di me. Senza saperlo, ho avuto il coronavirus per 60 giorni all’interno del mio corpo. Ieri ho fatto un tampone e oggi sono già negativo. Mi sento come nuovo”.
13.30 - La Scozia, attraverso un comunicato pubblicato dalla propria Lega, la Scottish Professional Football League, ha reso noto di aver deciso di interrompere qui il campionato. Secondo quando riportato dalla Lega tutti i club che partecipano al campionato avrebbero votato in maniera unanime per l'interruzione della stagione in maniera definitiva.
(bbc.com)
13.02 - Secondo giocatore positivo al Coronavirus per quanto riguarda il campionato russo. Si tratta di Konstantin Pliev, del Rubin Kazan. A renderlo noto è proprio la società attraverso i propri canali ufficiali. Al momento il calciatore sta bene e non sarebbe entrato in contatto con altri membri della squadra.
Константин Плиев сдал положительный тест на COVID-19
Константин чувствует себя нормально и находится под наблюдением врачей в родном Владикавказе. С другими членами нашей команды игрок не контактировал.
Желаем Константину скорейшего выздоровления! ❤️? pic.twitter.com/bkfLNr7O4R
— «Рубин» Казань (@fcrk) May 18, 2020
12.30 - "In questo momento sono ricoverati presso il nostro Istituto 106 pazienti, di cui 52 positivi al Covid-19 e 54 sottoposti ad indagini. 10 pazienti necessitano di supporto respiratorio", è quanto si legge nel bollettino odierno diramato dall'Istituto Nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. "I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 440", conclude.
10.30 - Blitz a sorpresa in casa Fiorentina. Come riferisce il quotidiano fiorentino, venerdì il club viola ha ricevuto un'ispezione della Procura Federale, inviata per verificare il rispetto delle norme di sicurezza all'interno del centro sportivo viola intitolato a Davide Astori. Visita durata circa un'ora, nella quale non sono state riscontrate anomalie. Sempre nella giornata di venerdì, oltre alla Lazio (per la vicenda delle partitelle fatte disputare da Inzaghi in allenamento, come riportato dal Corriere della Sera nei giorni scorsi), gli ispettori della Procura Figc hanno fatto visita anche al Napoli.
(La Nazione)
10.20 - In Inghilterra nuovi guai per Callum Hudson-Odoi. L'attaccante del Chelsea, uno dei primi casi di positivi al Coronavirus tra i giocatori di Premier League, è stato infatti arrestato per aver violato le norme della quarantena. Secondo la ricostruzione del tabloid inglese all'origine dei fatti c'è la denuncia di una modella, conosciuta il giorno prima su internet da Hudson-Odoi e poi invitata a casa sua. Gli agenti e il London Ambulance Service sono stati contattati nelle prime ore di domenica mattina "con un chiamata di una donna gravemente ferita". Il rapporto aggiunge che la donna è stata portata in ospedale e che un uomo è stato arrestato, rimanendo in custodia di polizia.
(the sun)
10.10 - «Parlare di sicurezza in momenti di eccezionalità come questi è estremamente difficile, si potrà giocare cercando di rischiare il meno possibile e per farlo si devono proporre finalmente queste linee guida di cui si parla da mesi e che non vengono mai fuori in maniera concreta. Devono essere linee guida che possano essere applicabili altrimenti sono carta straccia. Fino ad ora sono stati fatti protocolli inapplicabili tant'è che c'è stata una 'ribellione' di club, medici sociali e addetti ai lavori. Aspettiamo con ansia che i protocolli vengano fatti». È quanto afferma Enrico Castellacci, presidente dell'Associazione medici italiani di calcio, ospite di 'Radio anch'io sport'. «È inconcepibile e paradossale che la responsabilità venga data esclusivamente al medico, il medico ce l'ha nel dna professionale. Ci sono tantissimi soggetti che gravitano nel mondo del club che hanno responsabilità -prosegue-. Gli stessi giocatori hanno delle responsabilità e, a nostro avviso, dovrebbero firmare loro stessi il foglio in cui si attengono alle linee guida, non è che il medico può controllare tutto e tutti».
(radio uno)
10.00 - «Attorno a noi si è creato un grande equivoco, in nostri medici sono preoccupati dal fatto che non esiste una legislazione in grado di chiarire bene la loro responsabilità penale. Io, da azionista dell'Udinese, non posso risolvere una questione penale: da noi i Tribunali funzionano bene e vogliamo rispettare la legge. Per tranquillizzare medici e dirigenti, la scorsa settimana ho sentito il dovere di scrivere la lettera, che non c'entra niente col fatto di non voler giocare, perché noi vogliamo giocare». Così il patron dell'Udinese, Giampaolo Pozzo, intevenuto a Radio Anch'io lo sport,ha spiegato l'episodio della lettera inoltrata alle istituzioni sportive sulla ripresa degli allenamenti, fatto che ha causato frizioni nell'ultima Assemblea di Lega.
«Non siamo d'accordo sul fatto di tornare a giocare il 13 giugno, è un insulto all'intelligenza - aggiunge -: se ascoltiamo qualsiasi preparatore atletico dirà che, dopo due mesi di inattività, al calciatore serve minimo un mese di allenamento vero. Oggi ci stiamo ancora allenando con gradualità. Sarebbe opportuno trovare una soluzione logica per giocare, evitando infortuni. Si guarda con trionfalismo alla Germania, ma loro già hanno diversi infortuni e giocano solo una partita alla settimana; da noi se ne vogliono giocare due a settimana, dopo esserci allenati 15 giorni. Sono favorevole a ripartire, ma in sicurezza. C'è ancora il tempo, ma facciamolo con il cervello».
«Da noi c'è una grande dose di individualismo, di egoismo, qualcuno vuole fare il furbo, giocando con il pallone: io ne ho le prove - prosegue Pozzo. Il primo Protocollo, che prevedeva la quarantena ai giocatori per tutta la durata della fase finale del campionato, era impossibile da applicare: per me, e per essere coerenti, c'è bisogno di tutto il mese di giugno per allenarsi bene. A fine giugno, poi, si ricomincia. Bisogna trovare un accordo. Abbiamo perso tre mesi, non per capriccio, si può spostare tutto».
(radio uno)