LIVE - Coronavirus, Gravina: "Playoff piano B in caso di sospensione del campionato". Coppa Italia: 'ok' di massima del Governo per anticipare di un giorno le semifinali. Ucraina: positivi al virus, partita rinviata

31/05/2020 alle 01:40.
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La Serie A attende di poter tornare in campo per i recuperi della 25a giornata, nel weekend del 20/21 giugno. Nel frattempo, però, il tema Coronavirus continua a tenere banco non solo in Italia. Di seguito tutti gli aggiornamenti:

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22.35 - Se in Championship sono stati trovati 10 casi di Coronavirus, in Premier League si registrano zero positivi. A renderlo noto è la stessa Lega inglese tramite il proprio sito ufficiale, al termine dei test Covid-19 a cui si sono sottoposti i 1130 soggetti tra giocatori e staff dei vari club.

(premierleague.com)

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21.25 - Tra giovedì e venerdì 1058 persone, tra giocatori e personale dei 24 club militanti in  Championship, sono stati sottoposti ai test del coronavirus. Di questi, come rende noto l'Efl, 10 soggetti sono risultati positivi al Covid-19 i quali hanno già provveduto all'auto-isolamento nel rispetto delle linee guida imposte dalla stessa Efl. Tra i positivi c'è l'attaccante di PrestonJayden Stockley, e un membro della squadra del Middlesbrough .

(efl.com)

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21.10 - Il campionato spagnolo ripartirà l'11 giugno con il derby andaluso tra Betis e Siviglia, ma LaLiga sta già pianificando la prossima stagione che potrebbe iniziare il 12 settembre. Come riferisce il quotidiano iberico, tra le ipotesi al vaglio degli addetti ai lavori c'è la possibilità, per quella data, di permettere ai tifosi di tornare ad assistere le partite negli stadi seppure con una percentuale ridotta del 30%. L'obiettivo è di aumentare la capacità al 50%, fino a tornare alla normalità, e quindi riempire gli impianti sportivi, per gennaio 2021. Tutto ovviamente continuando a monitorare la curva epidemiologica e rispettando le misure delle autorità sanitarie.

(elpais.com)

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20.00 - «La condivisa soddisfazione di poter tornare in campo si scontra con le molte perplessità riguardanti alcuni aspetti che potrebbero seriamente compromettere la regolarità di questo finale di stagione». Lo afferma, in una nota, l'Associazione italiana calciatori (Aic), i cui rappresentanti oggi hanno sentito in videochiamata i delegati delle varie squadre di Serie B per aggiornarsi in vista della possibile ripresa del campionato 2019-'20 interrotto dalla pandemia: «Sono stati analizzati gli attuali punti critici, sui quali porre la massima attenzione», fa sapere l'Aic. In sindacato sostiene poi che «il protocollo attualmente vigente, come già sottolineato per le altre categorie professionistiche, necessita al più presto di un ente terzo che, insieme alla Procura Federale già attiva, vigili sul comune rispetto delle condizioni di sicurezza, sulle tempistiche e sulla regolarità di effettuazione dei test medici, oltre che sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro». Poi c'è la grana prestiti, e non a caso nell'Aic «è forte la preoccupazione per l'esistenza di molteplici posizioni contrattuali in scadenza al 30 giugno; la diversa gestione di tali contratti potrebbe alterare sostanzialmente la competitività di alcune squadre e la regolarità del campionato. La mancanza di una linea comune e condivisa sulle continuazione dei contratti in scadenza - o dei prestiti in essere - potrebbe determinare un netto divario competitivo tra le squadre che dovranno riprendere la stagione, sia sul piano tecnico, sia sul piano economico».

Sugli orari delle partite, la posizione dei sindacalisti del pallone non cambia e infatti viene «ribadita la necessità di programmare le partite in orari consoni al periodo estivo, e al prevedibile restringimento dei giorni di recupero tra un match e l'altro». In ultimo, «ma non per importanza», i rappresentanti di squadra hanno espresso «grande rammarico e delusione» a proposito del contenuto delle linee guida sulle Licenze Nazionali emanate dalla Figc nell'ultimo consiglio federale, senza che alcuna considerazione fosse prestata alle necessità dei tesserati. «Appare incomprensibile e contraddittoria - sostiene l'Aic - la condotta adottata dalla Figc che da un lato denuncia giustamente la scorrettezza di quei club che premono per chiudere la stagione anzitempo e non pagare i tesserati, mentre dall'altro avalla di fatto la situazione di morosità, posticipando i controlli e concedendo alle società la possibilità di aprire contenziosi strumentali e finalizzati a ritardare ulteriormente i pagamenti». L'auspicio finale è quindi «quello di poter avere, prima della decisione definitiva della ripresa della stagione, le necessarie garanzie sia da un punto di vista medico - il rispetto del protocollo - sia da un punto di vista contrattuale - pagamento di quanto dovuto e continuazione dei contratti - onde evitare distorsioni competitive che falsino definitivamente un campionato davvero particolare».

19.50 - È stata convocata per il 4 giugno - alle 7,30 e alle 15 in via straordinaria - l'Assemblea delle società di calcio della Divisione calcio femminile. L'Assemblea, che si svolgerà in videoconferenza, prevede all'ordine del giorno, dopo la verifica dei poteri, le comunicazioni del presidente della Divisione calcio femminile, Ludovica Mantovani, ma soprattutto la decisione se riprendere le partite e eventualmente in che data.

19.45 - Nuova protesta dei tifosi dell'Atalanta contro la ripresa del campionato in programma il prossimo 20 giugno. All'esterno del Gewiss Stadium di Bergamo è apparso uno striscione firmato dalla Curva Nord nerazzurra: «Schifati da un'assurda decisione, inseguire i milioni e non il pallone!!! Sistema calcio vergogna».

19.15Karpaty-Mariupol, partita del campionato ucraino in programma domani alle ore 13 italiane, è stata rinviata, perché diversi calciatori e componenti lo staff della squadra di Leopoli (il Karpaty) sono risultati positivi al Coronavirus. Lo annuncia la Federcalcio ucraina, spiegando che le persone affette da Covid-19 sono asintomatiche e che tutte sono state poste in isolamento. La ripartenza del campionato ucraino è prevista domani, la fine è programmata entro la fine di luglio: domani spicca la sfida fra Shakthar Donetsk e Dynamo Kiev, due fra le formazioni più quotate e non solo dentro i confini dell'Ucraina.

19.00«Le cinque sostituzioni? Sono una grande cosa. Il caldo e le partite ravvicinate portano il rischio di sfruttare troppo i calciatori. Quando ci saranno tre partite a settimana lo stress sarà notevole». Così Claudio , tecnico della Sampdoria, parla al media ufficiale della società blucerchiata. «Indicazioni mentali? Non ho voluto contrasti, non per il Covid dato che ci fanno tanti test a settimana. Lo scopo era fare rientrare i ragazzi in clima partita lentamente. Ora che sappiamo che il 20 ci sarà la prima partita incrementeremo». Quando ci sarà il recupero della 25esima giornata con l' a Milano: «Giusto che la prima partita sia il recupero contro l'. Corretto che tutti ci si metta in pari». Si riparte con l'obiettivo della salvezza: «Gli stimoli a noi non mancano, siamo in piena lotta. Non sappiamo se questa stagione si concluderà: per questo dico sempre ai miei che dovremo essere bravi a rimanere sempre sopra la soglia della salvezza per metterci al riparo da brutti scherzi».

15.30 - Intanto anche il calcio spagnolo si muove decisamente verso la ripartenza. Stando a quanto riporta il quotidiano iberico, da dopodomani sarà nuovamente possibile per i calciatori allenarsi in gruppo, in vista della ripresa della Liga fissata per l'11 giugno alle 22. Le indicazioni sarebbero contenute in una circolare diretta a dirigenti e tecnici delle squadre direttamente dai vertici della lega.

(Mundo Deportivo)

15.22 - Secondo quanto riportato dall'emittente satellitare, il Governo avrebbe dato un 'ok' di massima alla richiesta della FIGC di anticipare di un giorno le semifinali di Coppa Italia. Le partite, inizialmente fissate per il 13 e il 14 giugno, dovrebbero dunque essere disputate il 12 ed il 13.

(Sky Sport)

15.20 - Riparte anche la Formula 1. L'ok arriva direttamente dal Governo austriaco che con una nota pubblicata attraverso il ministero della salute ha disposto che le gare previste per il 5 ed il 12 luglio a Spielberg potranno aver luogo, anche se a porte chiuse.

15.00 - Torna a dire la sua Umberto Calcagno, vice presidente dell'Assocalciatori, intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica:

La nostra posizione è abbastanza chiara, dovrebbe essere una posizione di sistema, non solo dei calciatori. Giocare alle 16:00/16:30 in certi periodi dell’anno diventa un problema al Sud, ma anche altrove. È un modo per tutelare la salute dei calciatori che saranno sottoposti ad un tour de force, impiegarli in quegli orari potrebbe significare metterli ancora più a rischio. Credo sia interesse di tutti preservare i nostri calciatori che in un finale di stagione così difficile potrebbero avere infortuni sopra la norma”.

Possibile giocare solo in due fasce orarie e 'spalmare' le partite da giocare?
“Non abbiamo avuto riscontri su questo, la nostra richiesta è togliere lo slot del pomeriggio e giocare soltanto nei due pre serali e serali”.

Sui contratti?
“Bisogna capire cosa si può fare giuridicamente. Noi abbiamo la responsabilità, come sistema sportivo, di non invadere campi che non ci competono. Se si scrivono cose non sostenibili giuridicamente, diventano anche impugnabili. La mia idea, condivisa da tanti colleghi avvocati, è che non si possa influire su rapporti privatistici di lavoro. E che quindi non può esserci un ente esterno che modifichi unilateralmente la durata del contratto. Ad oggi, per come si sono sviluppate le raccomandazione della FIFA, dovranno essere le due o tre parti coinvolte – nel caso in cui il calciatore ha già un accordo con un’altra società o per un prestito – a prendere una decisione”.

(Radio Punto Nuovo)

14.00 - Il Presidente della FIGC Gabriele Gravina ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dell'emittente satellitare. Queste le sue parole:

E’ sollevato e più soddisfatto?
“Siamo sempre attenti, in una fase sempre meno complessa, ma è un momento delicato. E’ il momento della programmazione, pronti per ripartire ma vigili perchè i rischi sono molto alti”.

Quanto ha influito il movimento europeo?
“Sapevamo benissimo che all’interno dei top 5 campionati non potevamo essere estranei a questa ripartenza. Il titolo de L’Equipe è emblematico e sono contento di non doverlo leggere per quanto ci riguarda. Oggi portiamo a casa un risultato importante all’interno del nostro panorama internazionale. Ha influito la nostra determinazione, è stato molto utile essere coordinati con la UEFA”.

Una fotografia del nostro calcio dopo giovedì?
“Il calcio ne esce in maniera rafforzata, armoniosa. L’incontro con il Ministro è stato un momento di grande condivisione di un percorso. Eravamo più sollevati da un peso che portavamo dentro da tantissimo tempo. Un calcio che ha dimostrato grande coerenza dall’inizio, un calcio che ha preso consapevolezza anche dei suoi limiti. Abbiamo dialogato con Spadafora, abbiamo costantemente avuto confronti interni. Ci sono stati momenti di tensione, ma il calcio ne esce con grande forza, con grande possibilità di dare messaggi di speranza al nostro Paese. Sappiamo comunque che i rischi sono presenti e dietro l’angolo. Dipenderà molto dal nostro senso di responsabilità ed anche un pizzico di fortuna”

Che momento è stato?
"Complesso, difficile, ma per tutto il nostro Paese. Impegnativo anche, costernato da una serie di piccoli accenni a momenti di grande amarezza, soprattutto legato a quello che è la capacità di relazionarsi. Sono venuti fuori aspetti chiari ed evidenti, mostrando il vero volto dei personaggi che ti circondano. Ho capito tante cose. Questo periodo mi ha insegnato molto, ho seguito alcune indicazioni che sono arrivate anche da Papa Francesco. Ha messo a nudo quella che è la vulnerabilità del nostro essere umano, abbiamo capito quante fragilità abbiamo e questo mi ha reso molto più forte rispetto a prima".

È vero che sta pensando ad un nuovo format per accorciare la prossima stagione?
"Se il campionato è in grado di partire il 12 settembre, andando ad intensificare il periodo della sosta invernale, chiuderemo nei tempi giusti. Valutiamo però anche soluzioni alternative".

A chi faceva riferimento prima? Ci sono state mosse politiche?
"I nomi li tengo per me perchè è un rapporto mio e personale. Ma sono abbastanza evidenti i termini di confronto che ci sono stati in questo periodo. Voglio escludere qualsiasi tipo di riferimento a contrasti di natura politica, sarebbe gravissimo. Mi dispiacerebbe per il calcio italiano che è uno dei riferimenti per lo sport italiano. Ha una funzione importante, non solo economica, ma ha una multi dimensionalità che merita rispetto. Il mio agire è stato sempre ispirato da grande determinazione, ma anche da prudenza per la salute".

Piano B in caso di nuovo stop?
"Il nostro piano B è strutturale, molto chiaro, che prevede in caso di momentanea sospensione della stagione, della impossibilità di completare il campionato come è stata strutturata, fare ricorso a poayoff e playout. Un format più contenuto e leggero per far sì che ci sia risultato legato a merito sportivo. Nel caso in cui il campionato dovesse subire una sospensione definitiva, dovremo ricorrere ad un algoritmo che approveremo prima della partenza del campionato. Lo proporremo al consiglio federale dell’8 giugno. Sarà un algoritmo che terrà conto di diversi fattori comunque sempre legati ai risultati sul campo e ad elementi oggetivi della classifica di ciascuna squadra, in modo che si arrivi comunque alla definizione di questo campionato. Faremo ricorso a questo algoritmo che proietta la classifica di quel momento alla fine del campionato”.

(Sky Sport)

13.23 - In occasione del centenario del Cagliari ha rilasciato alcune dichiarazioni Tommaso Giulini, presidente del club isolano. Gioco-forza il numero 1 dei rossoblù si è pronunciato in merito all'emergenza Coronavirus in relazione al calcio:  "Sarà un campionato strano, pieno di situazioni irrisolte. Ma se noi ci comportiamo come famiglia e saremo in grado di concentraci su noi stessi potremo dare delle grandi soddisfazioni".

"C'è voglia di ripartire e competere - ha detto Giulini - Non ci aspettavamo di festeggiare così, in questa situazione. Vogliamo ripartire dagli stessi valori di cento anni fa quando in un circolo un gruppo di amici decise di regalare una squadra alla città. Noi vogliamo cercare di fare sempre meglio. Festeggiare il centenario così ci fa sentire anche un maggiore senso di responsabilità".

13.07 - Una parte dell'universo calciatori continua a mostrare sensibilità nei confronti delle problematiche economiche causate dal Coronavirus. Nello specifico si tratta dei calciatori del Bayern Monaco che, come dichiarato dal presidente del club Herbert Hainer in un'intervista al quotidiano tedesco, hanno deciso di rinunciare nuovamente ad una parte del proprio stipendio.

(Bild)

12.00 - Torna a parlare Pierpaolo Marino, direttore dell'area tecnica dell'Udinese, stavolta tramite i canali ufficiali del club:

"Siamo soddisfatti delle decisioni assunte: come era negli auspici del presidente Pozzo, il pericolo degli infortuni viene diminuito da questi ulteriori 10 giorni a disposizione per la preparazione fisica. Dopo di che si giocherà ogni tre giorni e sarà una situazione particolare, noi però cerchiamo di prepararci al meglio per affrontare questa particolare sfida di disputare un terzo di campionato in poco più di un mese. Restano delle incognite: non è ancora chiaro come si cristallizzerebbe la classifica nel caso in cui una delle squadre finisse in isolamento e non ci fosse più tempo per terminare il campionato senza rinviare ulteriormente il prossimo. Questo è sicuramente un fattore che andrà stabilito nel più breve tempo possibile"

"In 10 mesi ci troveremo a disputare un campionato e un terzo, una cosa mai accaduta nella storia del calcio - ha aggiunto Marino -. Tuttavia, sul tavolo rimangono diverse problematiche come il mercato, anche e soprattutto perché attualmente in Serie A ci sono 92 calciatori in svincolo e bisogna vedere in che maniera le società vorranno gestire la situazione. Occorrerà anche vedere se le società e i calciatori accetteranno la proposta di prolungare i contratti di ulteriori due mesi".

"E' chiaro che anche l'AIC non dovrà esagerare riguardo le fasce orarie delle partite - conclude il dirigente -. Già in passato sono stati fatti sacrifici, senza contare poi le partite dei primi turni di Coppa Italia che vengono giocate nei pomeriggi di agosto, quindi non credo che siano questi i problemi reali".

(Udinese tv)

10.00 - Prima vittima di Coronavirus fra i calciatori. Non ce la fa il boliviano Deibert Frans Roman Guzmán, 25 anni, giocatore del club universitario di Beni. La squadra milita nella seconda divisione boliviana. Lo riporta la versione online del quotidiano spagnolo.

(marca.com)

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