LIVE - Coronavirus, Tommasi: "La Lega vuole solo sospendere gli stipendi...". Federcalcio belga a Uefa: "Va trovata una soluzione comune". Rummenigge: "Ok terminare la stagione anche dopo il 30 giugno". Positivo il vicepres. del Barça Cardoner

05/04/2020 alle 01:15.
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L'emergenza Coronavirus continua a tenere con il fiato sospeso l'Italia intera e non solo. Dal punto di vista sportivo tengono banco i temi della ripresa dei campionati e del taglio degli stipendi per i tesserati dei club. Di seguito tutti gli aggiornamenti live in proposito:

AGGIORNA IL LIVE 

20.05 - L'ex centrocampista del e della Nazionale spagnola Xavi Hernández, assieme alla moglie Nuria Cunillera, ha donato un milione alla Clinic di , per sostenere la campagna 'Resposta Coronavirus', contro la pandemia. Il nosocomio ha reso noto il gesto dell'attuale allenatore dell'Al-Sadd sul proprio account di , pubblicando inoltre un video di Xavi e della moglie che chiedono collaborazione per sostenere questa campagna contro il virus.

19.15 - Il Liverpool ha messo «alcuni membri del personale colpiti dalla sospensione della Premier League» in cassa integrazione. Lo fa sapere il club inglese in una nota ufficiale sul suo sito. I Reds hanno però sottolineato che «il personale verrà pagato al 100% delle proprie retribuzioni per garantire che nessun membro del personale sia svantaggiato economicamente». «È in corso un impegno attivo -si legge ancora- sull'argomento delle detrazioni salariali durante il periodo in cui le partite non vengono giocate. Queste discussioni sono complesse e di conseguenza il processo è in corso».

(liverpoolfc.com)

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18.30 «Vi volevo salutare tutti, sto bene, spero che anche voi stiate bene. Non vedo l'ora di abbracciarvi tutti e di vedervi allo stadio. È un momento particolare, siamo tutti chiusi a casa, ma il tempo passa, guardo serie tv, film, ascolto musica e mi sto allenando per essere pronto per la stagione se ricomincia». Così l'attaccante della Dusan Vlahovic, attraverso i profili social della società viola, ha raccontato il suo isolamento dopo che in passato è stato colpito dal Coronavirus. E proprio per questo vuol lanciare un messaggio speciale per tutti coloro che in questo momento stanno lottando contro questo virus: «Il mio vuol essere un messaggio a chi sta combattendo contro il Coronavirus, devono avere forza e pensare che andrà tutto bene, io sono il primo tifoso di chi sta combattendo questo virus - ha sottolineato Vlahovic -. Ringrazio tutti i medici che stanno facendo un lavoro straordinario». E poi ancora: «Continuiamo tutti a sostenere la campagna della contro il Coronavirus che sta organizzando il nostro presidente Rocco Commisso, con Joe Barone e Daniele Pradè, 'Forza e Cuore'. Queste cose sono importanti per tutti». E come tutti spera che questa situazione possa finire il prima possibile e sa già quale sarà anche la prima cosa appena potrà uscire dalla quarantena: «La prima cosa che farò appena uscirò dalla quarantena sarà abbracciare la mia famiglia, voi e i miei compagni. E di uscire sul campo. Speriamo che tutto questo passi in fretta».

18.20 - Tomas Rincon si schiera al fianco delle persone in difficoltà per l'emergenza Coronavirus: il centrocampista del Torino, soprannominato 'El General', ha lanciato una campagna di raccolta fondi con lo slogan "Combattiamo insieme". L'obiettivo è di pagare affitti, bollette e prodotti di prima necessità alle famiglie italiane in difficoltà. "Ho provato - spiega Rincon in un messaggio su - ad aiutare in diversi modi questo paese che mi ha accolto come un suo figlio sin dal primo giorno in cui sono arrivato, ho donato mascherine, attrezzature mediche ed altre cose per supportare in qualche modo i nostri eroi, le persone che lavorano nella salute, ma sento che non è ancora sufficiente. Per questo ho deciso di aprire questo Go Fund Me, in modo che insieme possiamo aiutare a tante persone che sono rimaste senza lavoro per via di questo male che sta affliggendo il mondo: madri, padri che devono guardare avanti per loro e le loro famiglie. I fondi saranno utilizzati per pagamenti vari quali affitti, bollette, ticket sanitari per farmaci e prodotti necessari per la sopravvivenza, spesa alimentare, scolastica a distanza e terapie sanitarie".

18.05 - Come sarà il calcio quando ripartirà? Se lo chiedono leghe e federazioni di tutta Europa, e anche molti tifosi. A dare una parziale, inquietante risposta è un infettivologo spagnolo in prima linea in queste ore nella lotta di contro il coronavirus: «Non aprite il Camp Nou prima del prossimo autunno», dice Oriol Mijà, infettivologo ricercatore presso l'ospedale Can Ruti di Badalona, in Catalogna Mijà, intervistato dalla Radio Rac1 (), ha insistito sul mantenimento di «misure di distanza sociale», perchè come sottolineano molti esperti finchè non si troverà un vaccino o cure mediche certificate la priorità è evitare la ripartenza della pandemia. Per questo, il ragionamento dell'infettivologo, luoghi come lo stadio simbolo del , con i suo 100 mila posti, è una potenziale polveriera di contagi. E rischia di rimanere chiuso, anche con 22 giocatori in campo, a lungo.

18.00 - Jordi Cardoner, vicepresidente del e della Fondazione del club , è il terzo caso di positività per il coronavirus nell'entità di : lo riporta il portale Metrópoli Abierta, citato da Mundo Deportivo. Cardoner si sta riprendendo «in modo soddisfacente dalla malattia dopo i primi giorni senza complicazioni», scrive il quotidiano spagnolo. Cardoner ha continuato a presenziare «senza problemi il consiglio di amministrazione del , il consiglio di fondazione della Fondazione e l'area sociale». Prima di Cardoner il coronavirus aveva colpito Ramon Canal, direttore dei servizi medici del , e Josep Antoni Gutiérrez , storico medico responsabile della prima squadra di pallamano.

17.45 - La federcalcio belga sottoporrà al Comitato esecutivo dell'Uefa la raccomandazione del cda della lega calcio nazionale (Pro League) di far concludere in anticipo il campionato a causa dell'emergenza coronavirus, con l'obiettivo di trovare una soluzione concordata. L'ha annunciato la stessa Rbfa, auspicando «l'intenzione comune di trovare una soluzione concordata». L'Uefa ha minacciato di escludere dalle competizioni europee le squadre appartenenti alle leghe che decidessero di non completare i campionato e al centro del mirino c'è proprio il Belgio, unico ad aver portato avanti tale proposito. Il 15 aprile è prevista l'assemblea dei club belgi per ratificare la decisione, che sembra avere il sostegno della gran parte di loro. Ieri c'è stato un primo confronto tra il presidente della Rbfa, Mehdi Bayat, e il n.1 della confederazione, Aleksander Ceferin, che si sono dati appuntamento alla settimana prossima per approfondire e per cercare di salvare i posti destinati al Belgio nelle coppe europee 2020/21.

17.40 -  L'Uefa ha revocato il divieto di trasmissione durante le cosiddette 'ore bloccate' per la Premier inglese e il campionato scozzese, per il resto della stagione calcistica 2019/20, su richiesta delle Federazioni nazionali competenti dopo le misure adottate per combattere la pandemia di COVID-19. La decisione è stata annunciata dallo stesso massimo organismo calcistico europeo.

17.35 - Intanto si fa strada su change, la nota piattaforma per promuovere petizioni, quella volta ad assegnare lo scudetto del campionato sospeso all'Atalanta, fra le città in assoluto più colpite dalla diffusione del Coronavirus. A farsene promotore Franco Cascio, a nome del 'Comitato Scudetto alla Dea'

.16.20 -  Il difensore della Sampdoria Omar Colley ha donato novemila euro al governo del Gambia per aiutare il suo Paese nella lotta contro il Coronavirus. Ad annunciarlo in un comunicato è stata proprio la federcalcio dello stato africano, che ha ringraziato il giocatore e spiegato che la cifra è stata consegnata ai Ministri dello Sport e della Salute:.

16.15 - Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, ha rilasciato queste dichiarazioni all'agenzia di stampa: "In questo momento tutte le iniziative che sul territorio portano a un accordo fra le società e i calciatori sono benvenute, perché il territorio è il luogo dove più direttamente si possono vedere e conoscere le esigenze dell'altro. Siamo in una situazione estremamente drammatica della vita di ogni persona e del Paese: in questo momento il primo problema è la salute, lo stare insieme ai propri cari".
"Abbiamo bisogno della consapevolezza che tutti facciano dei sacrifici - ha proseguito Ghirelli -, a seconda delle proprie possibilità perché questo è l'unico modo di poter tenere insieme questo bel giocattolo che è il gioco del calcio. Non posso che essere contento e avere un atteggiamento positivo sulla vicenda del Monza, perché vuol dire che si è trovato un punto di unità in cui ognuno fa la propria parte".

"Dietro il Monza c'è un grande imprenditore come Paolo Berlusconi alla presidenza e un patron come il fratello Silvio, nella dirigenza c'è Adriano Galliani - conclude -. Il calcio è fragilissimo e, se le aziende non dovessero tenere, il primo a essere spazzato via sarebbe il calcio, le società, in particolare le nostre. Rischia di essere spazzato via un grande impianto sociale, che è unico nel mondo, come la storia dei Comuni. Alla fine, se dovesse accadere una cosa del genere, il Paese sarebbe più povero".

15.40 - Arrivano altre dichiarazioni di Damiano Tommasi, rilasciate stavolta all'emittente radiofonica. Eccone uno stralcio: "Siamo stati interpellati due volte dalla Lega, non so quale sia l’oggetto da contendersi. Abbiamo cercato intesa che non escludo possa esserci nei prossimi giorni. Abbiamo parlato di norme legate all’accordo collettivo, spostando termini, al quale abbiamo aderito. Vogliamo capire qual è l’idea della Lega che dice soltanto di sospendere gli stipendi".

"In questo momento fare polemiche è fuori luogo - prosegue Tommasi -, visto il momento. Sospensione e cancellazione sono due cose diverse, oggi non c’è nessuno stipendio da sospendere, ci sarà tempo e modo per prendere un accordo a seconda di come va il campionato. Accordo ? Ne eravamo a conoscenza, è stato un accordo che ha trovato l’intesa tra tutti i tesserati, quindi non può far altro che piacere, anche alla Lega".

(Radio Punto Nuovo)

15.20 - Coverciano a disposizione dei pazienti contagiati da Coronavirus. Questa la novità: il centro sportivo ospiterà soggetti clinicamente guariti ma ancora positivi al tampone, impossibilitati dunque a tornare nelle proprie case. L'iniziativa è chiaramente volta ad alleggerire il carico degli ospedali. A disposizione dei pazienti ben 54 camere.

(Sky Sport)

14.00'The Gordon and Jenny Singer Foundation' dona centomila dollari all'ospedale San Raffaele di Milano per acquistare i ventilatori polmonari. La famiglia Singer, proprietaria del Milan attraverso il fondo Elliott, «vuole unirsi agli sforzi del popolo italiano per affrontare e superare l'emergenza Coronavirus, fornendo il proprio sostegno per contribuire in maniera significativa al potenziamento del Sistema Sanitario Nazionale». Il Milan si era già mosso nelle scorse settimane: la raccolta fondi organizzata da Fondazione Milan a favore di Areu ha raggiunto il mezzo milione di euro. Gli stessi tesserati hanno rinunciato a un giorno di stipendio da devolvere alla Azienda Regionale che si occupa di gestire l'emergenza Covid-19.

13.15 - Il presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi ha rilasciato un'intervista all'emittente televisiva in cui esprime le sue opinioni sull'emergenza del momento. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:

"[...] Il calciatore è visto come quello che guadagna troppo e quindi è un messaggio molto popolare. Il taglio degli stipendi, unito all’esigenza di gestire la crisi economica, diventa quindi un tema fin troppo facile, condito da molta demagogia. È chiaro che i calciatori faranno la loro parte e dobbiamo capire cosa faranno gli altri, dalle Leghe alla FIGC, fino a UEFA e FIFA, perché abbiamo detto che non ci sono solo calciatori di fascia alta ma esistono anche i calciatori di Lega Pro, i dilettanti, il calcio femminile e si rischia che questa parte scompaia. Ora la parte del vertice deve pensare alla base della piramide".

(Canale Italia)

12.50 - «Il calcio deve essere visto come un'azienda e non solo come uno sport, ed è un fenomeno economico, sociale e finanziario. Al lato sociale crediamo di adempiere, poi c'è il resto». Ai microfoni dell'emittente televisiva il presidente di Benevento dominatore del campionato di B fino allo stop, Oreste Vigorito, parla della situazione attuale e sottolinea che «il calcio è sostenuto da presidenti che, specie in serie B, sono tutti imprenditori a livello nazionale o locale. Questa crisi toccherà anche le loro aziende, che mantengono il calcio». «Non si capisce - continua Vigorito - come ci sia chi pensa di chiudere la saracinesca: così tanti 'prodotti' andranno in malora, e li butteremo tutti». Una delle soluzioni, anche per il torneo cadetto, può essere il taglio degli stipendi? «Penso che non si possa decidere un taglio e poi applicarlo a tutti in ugual maniera.- risponde -, perché i rapporti sono fra ogni società e i suoi calciatori. In ogni club ci sono giocatori ad inizio carriera, quelli alla fine e quelli di mezzo che hanno un valore di mercato. Biosgna parlare con loro e con i procuratori».

«Il problema - sottolinea Vigorito - sono le aziende che sostengono il calcio, che avranno una ripresa lenta e dovranno fare i conti con la crisi. Dobbiamo tutti daere un contributo, ma dovrà essere come si fa con le tasse, quindi in modo progressivo: a uno che prende tremila euro al mese non si può togliere metà dello stipendio». «Lunedì è in programma un'assemblea (in call conference n.d.r.) della nostra lega - conclude il presidente del Benevento -. Ne verrà fuori una direttiva generale, sarà una 'legge quadro' all'interno della quale ognuno farà il proprio lavoro. Spero che tutti i colleghi presidenti siano d'accordo». Una battuta su quanto fatto dal Benevento prima dello stop: «è stata una miscela, con la voglia del pubblico di tornare in A, quella di Inzaghi di vincere e quella della società di darsi una veste degna della serie B e della A. È un prodotto buono da bere per noi, e amaro per gli avversari».

(Sky Sport)

12.40 -  Il presidente della Lega di Serie B, Mauro Balata, dispone la sospensione di tutte le gare del campionato cadetto e della Primavera 2 fino al 13 aprile e quindi in «tutto il periodo di vigenza delle prescrizioni imposte dal Dpcm dell'1 aprile 2020 nonché dal C.U. Figc n. 182/A del 2 aprile 2020 e, comunque, sino a quando le disposizioni statali e federali non intervengano a modificare le stesse». Lo rende noto la Lega di Serie B in un comunicato. «Si invitano le società a continuare ad attenersi scrupolosamente al rispetto delle raccomandazioni igienico-sanitarie di cui al Dpcm del 4 marzo 2020, suggerendo anche tutti i propri tesserati e dipendenti a rispettarle. Si ricorda infine, nuovamente, il divieto delle sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all'interno degli impianti sportivi di ogni tipo, come previsto dall'art. 1, co. 2, del D.P.C.M. dell'1 aprile 2020 sopra richiamato», conclude la nota.

(legab.it)

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12.30 - Accordo tra il Monza e i suoi giocatori per il taglio degli stipendi. I calciatori del club  di Berlusconi e Galliani, a marzo percepiranno il 50% degli emolumenti. A renderlo noto è il club stesso sui propri canali ufficiali. Per quanto riguarda i prossimi mesi, la situazione sarà valutata in base all'evoluzione dell'emergenza sanitaria e il blocco dei campionati. Secondo quanto si apprende, Galliani ha ricevuto i complimenti dai colleghi per l'intesa raggiunta, un gesto che può aiutare le squadre nelle trattative e salvare l'intera serie C.

10.50 - Un esempio di solidarietà. Il capitano del Brasile campione del mondo a Usa '94, e poi ext ct della Selecao, l'ex fiorentino Dunga, ha donato dieci tonnellate di cibo, tra frutta, verdure, pane e legumi vari, ai più bisognosi. Gli alimenti, che lo stesso Dunga ha contribuito a trasportare, sono stati distribuiti tra alcuni enti di carità dello stato del Rio Grande do Sul, di cui Dunga è originario, che offrono assistenza a coloro che sono rimasti maggiormente colpiti dall'emergenza del coronavirus. «In tanti ci vediamo costretti ad affrontare delle sfide e riusciamo a fare cose incredibili - scrive Dunga a margine di un video postato su -, che non pensavamo di riuscire a fare. Ora la vita ci sfida ad essere solidali, più umani, a diventare persone migliori. Io adesso sfido voi, abbiamo raccolto dieci tonnellate di cibo e la nostra lotta continua».

10.30 - Importanti dichiarazioni di Karl-Heinz Rummenigge, amministratore delegato del Bayern Monaco, rilasciate al quotidiano spagnolo: "La Uefa ha criticato la Lega belga, e secondo me in modo giustificato, per aver dichiarato già conclusa la stagione. In Germania siamo tutti d’accordo: tutti i 36 club hanno deciso di portare a termine la stagione, anche a costo di andare oltre il 30 giugno. La Uefa ha avuto la sensibilità di dare priorità ai campionati rispetto a ed Europei".

(as.com)

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9.30 - Una storia che ha dell'incredibile quella che ha coinvolto 15 tifosi colombiani dell'Independiente: si erano recati in Argentina per assistere, lo scorso 11 marzo, al match di Libertadores della loro squadra contro il Boca Juniors, ma sono ancora bloccati a Buenos Aires. Tutto ciò a causa delle restrizioni alla libertà di movimento determinata dalla pandemia del Covid-19, e dalla conseguente chiusura delle frontiere da parte di vari paesi. I quindici hanno tentato di tornare a casa passando dalla frontiera fra Argentina e Bolivia, lo scorso 17 marzo dopo aver viaggiato via terra da Baires, ma le forze dell'ordine boliviane li hanno bloccati. Così la polizia argentina li ha in isolamento in una scuola di La Quiaca, nella provincia di Jujuy, dove sono rimasti per due settimane.
Due giorni fa sono stati riportati a Buenos Aires, a bordo di un autobus, e sono stati in stato di fermo per aver violato, viaggiando, le regole della quarantena. Dopo una giornata trascorsa in strada, sorvegliati a vista della polizia, hanno ricevuto assistenza medica e poi portati in un albergo, dove si trovano in attesa di aiuto da parte dell'ambasciata della Colombia in Argentina. Intanto l'odissea di questi tifosi dell'Independiente di Medellin continua.

(ansa)

9.10 - La Uefa ha stabilito il 3 agosto come deadline per le varie federazioni per comunicare e partecipanti alle competizioni europee. Lo riporta il quotidiano sportivo.

(corsport)