Coronavirus, Sileri (viceministro Salute): "Il calcio ripartirà a porte chiuse, il rischio di contagio tra i giocatori anche in questo modo resterebbe troppo alto"

21/04/2020 alle 03:10.
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Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla possibilità di riapertura degli stadi in vista della ripresa del campionato, che dovrebbe avvenire non prima di giugno. Queste le sue parole: "Da medico e da Viceministro della Salute sostengo che le regole per l’attività all'aperto dovranno essere ancora le stesse per alcune settimane e poi con l’avvio della fase 2 mi auguro possano essere modificate, ma solo se i dati ci consentiranno di farlo. Pertanto gli stadi non potranno riaprire, il rischio tra i giocatori anche per partite a porte chiuse resterebbe troppo alto".

(ansa.it)

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RADIO KISS KISS - Ai microfoni dell'emittente radiofonica è intervenuto il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, che ha commentato l'eventuale ripresa del calcio: "Serve una posizione scientifica e gli stadi non si potranno aprire. Far ripartire il calcio a porte chiuse è verosimile, ma da medico ci vedrei comunque qualche problema. I giocatori verrebbero in contatto tra loro. Il 4 maggio è la data di apertura prevista, ma avremo bisogno di adottare delle misure di sicurezza come la distanza sociale e le mascherine. Lo sport individuale si potrà praticare anche a livello amatoriale, ma non più di 40 minuti".

"Il comitato tecnico-scientifico - continua - e tutte le autorità mediche che ruotano intorno al calcio stanno pensando ad una soluzione per farlo ripartire. I primi sport che potrebbero riaprire sono il golf, la Formula Uno e il nuoto". "Il protocollo - aggiunge sulla ripresa degli allenamenti - è stato stilato in maniera appropriata, ma aspetterei ancora per valutare l'andamento dell'epidemia. Il numero di tamponi potrebbe essere superiore rispetto ai 1400 previsti. Se si fa una partita a porte chiuse è indifferente il luogo in cui si disputa. Il problema dello stadio è relativo solo alla presenza dei tifosi, a porte chiuse non ci sono rischi, dove la giochi la giochi è uguale".

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