Schick: «L'Italia era il mio sogno, ora punto la Premier. Allo Sparta mi avevano detto di smettere»

22/03/2020 alle 18:55.
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Patrik Schick torna a parlare. Il calcio è fermo anche in Germania per via dell'emergenza coronavirus ma l'ex attaccante della Roma, ora in prestito al Lipsia, ha parlato della sua esperienza in Bundesliga in un'intervista in videoconferenza realizzata dal canale Youtube Fight Club News.

“Quando ho lasciato la Repubblica Ceca il mio sogno era l’Italia e l’ho realizzato – le sue parole -. Ora sono attratto dalla Premier, sono sincero. Però il Lipsia è stata una sceltagiustissima per la mia carriera. Avevo parlato anche col Dortmund, Leverkusen e Schalke qui in Germania. In Inghilterra c’erano Everton, Crystal Palace e in Spagna il Valencia. Ma sentivo che il Lipsia mi voleva di più, mi piaceva l’allenatore Nagelsmann e il suo stile di gioco. Ora sono sicuro di aver scelto bene”. 

Schick confessa poi: "Lo Sparta Praga ce l’ho nel cuore, ma alcune persone che sono lì no. Una volta con l’U16 abbiamo giocato a Jablonec e abbiamo vinto 3-0 e io ho segnato due gol, uno particolarmente bello: stop di petto e tiro sotto la traversa da più di 20 metri. Siamo tornati al centro sportivo e l’allenatore mi disse che Hřebík (direttore sportivo, ndc) e Hašek (l’allenatore della prima squadra in quel momento) mi stanno aspettando in sala video. Ho pensato tra me e me che sarebbe stato per farmi i complimenti. Quando arrivai lì, vidi subito che non erano molto di buon umore. Mi mostrarono un video e hanno usato espressioni anche piuttosto cattive. Mi hanno anche detto che avrei dovuto smettere. La situazione allo Sparta poi è peggiorata, sapevo che c'era qualcosa di sbagliato e ho preferito rischiare, scegliendo di andare in Italia”.

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