FIGC, Gravina: "T​aglio ingaggi dei calciatori? Non può essere un tabù. Siamo tutti chiamati a un gesto di grande responsabilità"

18/03/2020 alle 19:43.
gravina

RADIO 24 - Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato alcune dichiarazioni al programma radiofonico Tutti convocati, dove ha parlato della situazione italiana in merito al coronavirus collegata al campionato di Serie A. Queste le sue parole:

"Euro2020? Era un auspicio condiviso da tutti quello del rinvio dell'Europeo. Adesso abbiamo maggiori possibilità per posizionare alcune date in maggio e giugno sperando sia sufficiente per la deadline del 30 giugno. Sappiamo che i campionati nazionali sono autonomi. Daremo priorità al nostro calendario. Non prendo in considerazione un piano di estrema crisi, mi preoccuperebbe per il nostro paese. Spingiamo sull'acceleratore dell'ottimismo. Lavoriamo su ipotesi del 2/05 e di completare i campionati, eventualmente sforando a luglio se non dovessimo farcela al 30/06".

"Crisi economica? Il nostro mondo dello sport vive una grande crisi economica. La Federazione si impegna nel raccogliere tutti i dati che le singole leghe stanno elaborando. Non esistono solo le singole industrie dei protagonisti, ma un mondo più complesso. Siamo predisponendo una serie di richieste al nostro governo, un decreto legge riconosce lo stato di crisi dello sport. Abbiamo bisogno di un riconoscimento per rinegoziare al nostro interno alcuni contratti e creare un sistema di mutualità interno”.

"T​aglio ingaggi dei calciatori? Non può essere un tabù in emergenza, è un momento di crisi per tutti, siamo tutti chiamati a un gesto di grande responsabilità. ​I contrasti che sono derivati da diritti e obblighi contrattuali ancora ce li portiamo dietro e dovremo affrontarli. C'è stato un momento di tensione per interessi singoli anche legittimi. Oggi dobbiamo stare tutti con la barra dritta, recuperare lucidità".

"Riformulare la Serie A? L’Uefa ha costituito un gruppo di lavoro che prevede la partecipazione delle leghe per capire esattamente come si possono conciliare le esigenze tra campionati nazionali e internazionali. Nel caso di impossibilità di usare tutte le finestre così come è stata da ipotesi rischedulata, ricorreremo ad una modifica di format delle competizioni".