Cicero Joao de Cezare, noto come Cicinho, ex laterale difensivo brasiliano che in carriera ha indossato le maglie di Real Madrid, Roma e Villarreal, e' tornato a parlare dei suoi problemi con l'alcool, durati per quasi vent'anni. "Ho iniziato a bere tra i 13 e i 14 anni, quando sono andato al Botafogo di Ribeirao Preto - ha svelato Cicinho, 39 anni, ritiratosi dall'attivita' agonistica nel 2017 - Mi hanno detto che la birra era buona e ho cominciato a berla. Tutto e' iniziato con il primo drink e non mi sono piu' fermato fino ai 30 anni. Quasi 20 anni...". Il suo debole era proprio la birra, anche per ragioni economiche: "Ne bevevo circa dieci al giorno perche' non aveva soldi, ma poi ho iniziato a bere di tutto". Non solo: "Ho fumato per 11 anni, dal 1999 al 2010. Fumavo solo quando bevevo, ma poiche' bevevo sempre...". Cicinho comincio' a capire di aver intrapreso una strada sbagliata quando inizio' a perdere "il piacere di giocare al calcio".
Accadde nel 2010, con la Roma: "Sono sempre stato un innamorato del calcio. Quando Dio fa un regalo e non sappiamo come gestirlo, e' perche' c'e' qualcosa che non va. Non avevo piu' piacere ad entrare in campo, allenarmi e concentrarmi. Avevo 30 anni". Cicinho, cittadino italiano grazie ad un nonno abruzzese, inizio' il suo percorso riabilitativo quando conobbe la futura moglie Marry De Andrade, sposata poi con doppio rito, civile e religioso. Ora l'alcool e' solo un brutto ricordo ma preferisce continuare a parlare ai giovani piuttosto che giocare a calcio, avendo anche rifiutato un'offerta per tornare sui campi con il Vila Nova Goias.
(Estado de Sao Paulo)