Roma Club Danimarca: "Quella volta a vedere la Youth League a -3°" (FOTO e VIDEO)

03/12/2019 alle 00:23.
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La trasversalità del tifo per i colori giallorossi, le distanze che assumono un significato relativo, la fede che è e non può non essere. I tifosi romanisti sono sparsi in giro per tutto il mondo, per questo motivo LR24.IT tenterà di dare spazio a chi, per motivi di studio, lavoro, o semplicemente perché vive lontano dalla Capitale, sostiene la Roma anche da migliaia di chilometri di distanza.

Tifosi della Roma ovunque, si diceva, e la regola non fa certo eccezione in terra danese, dove gli appassionati sostenitori romanisti si riuniscono in quello che dal 2012 è diventato il Roma Club Danimarca. Come raccontato da Jonas, uno dei membri del club, tutto nasce da un semplice forum online, su cui i tifosi usavano scambiarsi opinioni ed impressioni sulla Roma. E poi la voglia di raccogliersi, di ritrovarsi, come se si avesse una Curva Sud dove recarsi per le partite in casa ed un punto di ritrovo da cui partire per una lunga trasferta. Presto i ragazzi di AsRoma.dk sono diventati i membri del Roma Club Danimarca, collezionando negli anni una serie di aneddoti da raccontare. Come quando si arrivò fino ad Herning per veder giocare la Primavera della Roma, impegnata in Youth League contro il Midtjylland: quasi 300 km in treno da Copenaghen, a febbraio, che in Danimarca non è proprio tenero, con la pioggia battente. Solo per sostenere i propri colori ed incontrare altri tifosi della Roma, e poco importa se alla fine i rigori ti tolgono la gioia della vittoria finale.

Per le grandi occasioni, come per i derby, siamo una quarantina di persone, poi per le gare meno affascinanti siamo circa 10”, racconta sempre Jonas, che tiene orgoglioso in mostra la felpa del Roma Club Danimarca, stesa sul tavolo. Altro aneddoto, stavolta legato alla rimonta sul Barcellona ai quarti di finale di Champions League nella stagione 2017/2018: “Eravamo in un altro pub rispetto al solito. La stanza era omologata per una trentina di persone ma lì dentro saremo stati 80. Hanno visto il tetto tremare quando la Roma ha segnato il gol decisivo, forse è per quello che poi hanno chiuso il locale”.

 

Non parla italiano invece Soren, altro membro del Roma Club Danimarca che ascoltando i racconti di Jonas si limita ad annuire e sorridere. Anche lui, però ha qualcosa da mostrare, qualcosa di cui andar fiero: nel pub in cui si trova non fa freddo come per le strade di Copenaghen, così Soren può sfilarsi di dosso la felpa e mostrare il braccio destro, su cui campeggiano trionfali il lupetto stilizzato della Roma e la sagoma di Francesco Totti che esulta indicando il cielo con un dito: la stessa, celebre immagine presente su un murale a Rione Monti. Ma a Copenaghen. La distanza si sa, in questi casi, è relativa.