Abodi: "Nuovi stadi? La legge c'è, niente alibi". De Siervo: "Servono aiuti, altrimenti gli investitori scappano"

20/11/2019 alle 21:51.
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"La legislazione vigente sugli stadi, sempre migliorabile, offre gli spunti per poter intraprendere un percorso corretto. Non cerchiamo alibi ma sfruttiamo gli strumenti correnti, con la responsabilità dei club. Io sono ottimista". Lo dice il presidente dell'Istituto per il credito sportivo, Andrea Abodi, intervenuto al Social Football Summit in corso a Roma. Affrontando la tematica dei valori e asset dell'innovazione nel calcio, Abodi ha quindi aggiunto: "Ci vuole un grande accordo per l'l'innovazione tecnologica del nostro Paese - ha proseguito il numero uno dell'Ics - un grande patto tra gli attori: governo, istituzioni del calcio, amministrazioni del territorio, e Credito sportivo. Siamo stati i pochi finanziatori degli stadi rinnovati o costruiti. Ma c'è la frustrazione di un potenziale che ancora non siamo riusciti a sfruttare".

"Dal Paese il calcio si aspetta un aiuto ulteriore, sui tempi, sulle sovrintendenze, ma in un mondo come il nostro sarebbe ideale che ci fosse un aiuto di de-tassazione rispetto agli investimenti che vengono comunque riversati sul territorio". È l'appello che l'a.d. della Lega di A, Luigi De Siervo, rivolge alle istituzioni nel suo intervento al Social Football Summit in corso allo stadio Olimpico di Roma. "A Tirana è stato da poco inaugurato lo stadio nazionale - ha specificato De Siervo - che è stato costruito sopra il vecchio stadio di epoca fascista. Insomma, si è avuto il coraggio di intervenire su una struttura preesistente e di valore storico. Nessuno ha la bacchetta magica, ma spesso dopo infiniti tentativi su uno stadio gli investitori poi rischiano di scappare".

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