Addio Totti, Sabatini: "Caso dovuto all'ambiguità perenne della Roma. Con la sua esperienza avrebbe potuto fare il dt"

18/06/2019 alle 02:29.
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HUFFINGTON POST - L'ex ds della Roma Walter , ora coordinatore tecnico al , ha commentato l'addio di alla Roma come dirigente. Le sue parole:

Dopo l’addio da calciatore è arrivato quello da potenziale dirigente, qual è la sua valutazione del secondo addio di ?
"Premesso che non voglio entrare nelle faccende interne della Roma, una cosa posso dirla. Quello di dirigente è un caso dovuto all’ambiguità perenne della Roma, che sottoscrive un contratto con il calciatore molti anni fa. Contratto che rappresentava una sanatoria, che entra in vigore quando Francesco smette di giocare. Da quel momento si sarebbero dovuto avere delle direttive, invece si è andati avanti senza strategie condivise. L’hanno lasciato vivacchiare".

In che senso?
"Lo ha detto lui oggi: “Mi chiamavano solo quando erano in difficoltà”. E noi conosciamo la piazza di Roma e sappiamo in certi frangenti cosa voglia dire avere al proprio fianco".

La proprietà avrebbe dovuto provare a investire sul dirigente?
" meritava di essere testato in questi mesi, meritava che lo portassero dentro le cose. La sua sensibilità calcistica è innegabile e lo avrebbe aiutato a dare il suo apporto. Il direttore tecnico non si limita a scegliere i calciatori".

Esattamente, qual è il compito del direttore tecnico? Cosa avrebbe potuto o dovuto fare il dirigente?
"Partecipare alla costruzione della squadra, alle decisioni su chi allenerà la squadra, alla scelta dello staff tecnico e medico. A tutte le incombenze che ha chi gestisce la squadra. Per la sua esperienza ventennale avrebbe potuto farlo".

Si può dire che è stata un’occasione persa per entrambi? Per la Roma e per ?
"È indubbio che ci hanno perso entrambi. Difficile però stabilire chi ci ha perso di più".

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