RADIO RADIO - Giovanni Malagò, presidente del Coni, intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica a margine della premiazione degli atleti delle Fiamme Gialle al comando generale della Guardia di Finanza, ha parlato dello stadio della Roma e dell'iter di approvazione del progetto dell'impianto giallorosso. Queste le sue parole:
Anche l’avvocatura capitolina ha detto che costerebbe troppo revocare il pubblico interesse per lo stadio della Roma. Da presidente del Coni, lei cosa pensa? Se ci sono i presupposti bisogna bloccarlo o è un progetto da portare avanti per lo sport?
Io non ho mai giudicato una materia tecnica, tantomeno giuridica, come questa che è sostenuta dall’avvocatura. Sono contento che abbia individuato un possibile rischio. L’ho sempre detto e continuo a dirlo: è giusto che la Roma abbia il suo stadio, così come la Lazio e tutte le società di Serie A e non solo. Io parlo di stadio, tutto il resto non mi compete, non ho nessun tipo di voce in capitolo. Visto e considerato quello che sta succedendo nelle altre parti del mondo, come il Wanda Metropolitano di Madrid che è uno spettacolo o il nuovo stadio del Tottenham, a un certo punto bisogna dire basta. Bisogna avere il coraggio di prendere una decisione e, una volta fatto, non si può rimettere tutto in discussione dopo 6 mesi o un anno, due anni, cinque anni. Non è serio, soprattutto nei confronti di chi vuole investire nel nostro Paese. Questo lo dico a prescindere che si tratta di Inter, Milan, Roma, Juve, Cagliari, Fiorentina, ecc.