Milan-Lazio, Bakayoko e Kessié esultano con la maglia di Acerbi. Immobile risponde: "Piccoli uomini". Giorgetti: "Gesto stupido"

14/04/2019 alle 19:42.
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Dopo la tensione in campo al fischio finale, Milan-Lazio ha avuto anche una coda polemica, con un episodio rimbalzato sui social. I milanisti Tiémoué Bakayoko e Franck Kessié, festeggiando assieme ai compagni sotto la , hanno mostrato ai tifosi come un trofeo la maglia del difensore della Lazio Acerbi, che a inizio settimana sempre sui social aveva acceso la sfida dialettica («Andiamo a San Siro per vincere, siamo più forti: a singoli non c'è paragone»). «Ok, ci vediamo in campo», gli aveva replicato Bakayoko, che poi dopo la vittoria ha festeggiato in un modo non gradito da Acerbi.

«Sono dispiaciuto perché ho scambiato la maglia per mettere fine alla questione, fomentare odio non è sport ma un segno di debolezza», ha scritto il difensore della Lazio, pubblicando la foto dei rossoneri con in mano la sua maglietta. Un episodio stigmatizzato anche dal tecnico rosonero Rino Gattuso: «Bisogna chiedere scusa, queste cose non si fanno - ha detto l'allenatore rossonero -. Si smanetta troppo e un professionista deve usare meno possibile i social network e concentrarsi a fare un'ora di allenamento in più».

Scuse che poi sono arrivate sempre via social: «Orgoglioso di indossare questa maglia...di questi tifosi...di questa società. Le mie scuse più sincere a Francesco. Acerbi Volevo semplicemente scherzare, niente di più. Massimo rispetto per tutti», ha scritto su Kessié.

«Due piccoli 'uomini' che mostrano la maglia di un campione sia in campo che nella vita... Sei un grande Leone, non ci pensare Francesco Acerbi», è invece la reazione di Ciro Immobile. Sulla vicenda è intervenuto anche il sottosegretario con delega allo sport Giancarlo Giorgietti: «Lo sport è sana competizione, è correttezza e lealtà. Mostrare la maglia di un altro giocatore per sbeffeggiarlo è prima di tutto un gesto stupido, inqualificabile, indegno dei valori dello sport e anche della maglia che indossano. Mi auguro che vengano presi i giusti provvedimenti per stigmatizzare quello che è accaduto».