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SKY SPORT - Dopo Ausilio, Paratici, Tare e Monchi, oggi è il turno di Giuntoli, ds del Napoli, a raccontare il suo lavoro ai microfoni dell'emittente televisiva. Alla domanda se fosse solito chiamare i collaboratori anche di notte, il dirigente azzurro ha rivelato un retroscena che riguarda il romanista Schick: "Lo faccio perché quando mi viene in mente qualcosa, per me quello è il momento giusto. Ancora mi ricordo quando vidi Schick in una partita che sembrava tra scapoli e ammogliati in un campetto della periferia di Serie B slovacca. Vidi questo ragazzo e corsi a svegliare il mio braccio destro Giuseppe Pompilio: erano le tre di notte. Gli dissi: 'Guarda, ho visto un giocatore davvero forte'".