"Stadio Olimpico" foto by Martin Belam
Ogni stagione calcistica è a sé stante e ogni anno si respira un'aria distinta e si percepiscono emozioni particolari: la sensibilità è unica. La stagione attuale della Roma, che l'anno scorso ebbe un tremendo exploit vincendo il quarto di finale di Champions League contro il Barcellona dopo una storica ed epica rimonta allo stadio Olimpico, era iniziata con l'entusiasmo di chi si appellava alle qualità di Eusebio Di Francesco per migliorare il terzo posto dell'anno scorso e tornare a fare bene in Europa. Tuttavia, dopo le cessioni di Alisson Becker e Radja Nainggolan, la squadra giallorossa si è indebolita e non è riuscita a rimpiazzare in maniera concreta i partenti, con gli arrivi di Pastore e Olsen come sostituti di un certo spessore ma non paragonabili ai due partenti. L'inizio della stagione, soprattutto in campionato, è stato piuttosto claudicante, e non a caso adesso la Roma viaggia lontana dalla Champions League, con un distacco di cinque punti dal Milan quarto in classifica.
Si tratta, tuttavia, di una stagione di alti e bassi per i giallorossi, che si sono riusciti comunque a qualificare per gli ottavi di finale di Champions League. Il tutto in un girone dove l'avversario principale era quel Real Madrid incensato dalle popolari quote di scommesse sul calcio europeo. I giallorossi, che sono stati sconfitti in entrambi i confronti con gli spagnoli, hanno in qualche modo snobbato l'ultima partita in casa del Vitkoria Plzen, nella quale sono stati sconfitti per 2 a 1 e si sono forse voluti rilassare sapendo già che avrebbero terminato il girone al secondo posto. Le critiche a tecnico e squadre sono state, ovviamente, la conseguenza di un approccio sbagliato a una partita che la Roma avrebbe potuto tranquillamente portare a casa, visto soprattutto il valore degli avversari. Ciò nonostante, sia l'allenatore sia la dirigenza hanno deciso di terminare il periodo di ritiro e di riprendere a lavorare come al solito. Il tutto forse per rilassare un ambiente carico di tensione nel quale si sta risentendo molto delle delusioni per alcuni risultati.
Di certo vi è che la squadra di Di Francesco non gioca più come l'anno scorso, vuoi per la mancanza di alcuni elementi, vuoi per le possibili contromisure prese dalle squadre rivali, che sanno come stanare il 4-3-3 di stampo zemaniano del tecnico abruzzese. Adesso, inoltre, arriva un periodo importante nel quale ci saranno degli incontri ardui da affrontare, come quello in casa contro il Genoa e soprattutto la trasferta di Torino contro la Juventus pochi giorni prima di Natale. In questo frangente, Di Francesco dovrà trovare quanto prima una quadratura non solo della squadra ma anche del gruppo, facendo leva sul fattore psicologico e provando a stimolare al massimo i suoi uomini. Il potenziale esiste e va solamente messo in condizioni di esplodere al massimo. A suonare la carica saranno i soliti, Florenzi, De Rossi e Dzeko, il quale dovrà assolutamente dare il suo contributo in zona goal per far uscire la Roma da quest'impasse.