«Ho pagato tutti i partiti», è quanto avrebbe sostanzialmente confermato davanti agli inquirenti, Luca Parnasi, il costruttore romano interrogato per quasi 11 ore nell'ambito dell'inchiesta sul nuovo stadio della Roma. Nel corso dell'atto istruttorio, l'indagato avrebbe ammesso, in tema di finanziamenti alla politica, di avere elargito denaro. Dazioni fatte per un tornaconto personale, per accreditarsi, per avere rapporti con tutti i partiti, avrebbe ribadito a chi indaga così come emerge dalle carte dell'inchiesta.
(ansa)
10.43 - E' ripreso da alcuni minuti nel carcere di Rebibbia l'interrogatorio del costruttore Luca Parnasi, arrestato nell'ambito dell'inchiesta della Procura capitolina sul nuovo stadio della Roma. Ieri l'atto istruttorio è stato interrotto intorno alle 22.00 dopo circa sei ore di confronto. Parnasi avrebbe risposto in primo luogo in merito alle contestazioni presenti nell'ordinanza di arresto, sul suo ruolo nella holding Eurnova e della trattativa con l'ex presidente di Acea, Luca Lanzalone (consulente di fatto del Comune di Roma) per l'abbattimento delle cubature nel progetto della struttura che dovrebbe sorge a Tor di Valle.
Oggi con gli inquirenti l'indagato dovrebbe affrontare il filone di indagine che riguarda l'attività di finanziamento alla politica che i pm hanno ribattezzato "sistema Parnasi".
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