VOETBAL INTERNATIONAL- Parla così David Endt, ex team manager dell’Ajax, ai microfoni del portale sportivo commentando il talento dell'Ajax vicinissimo ad approdare in giallorosso: "Capisco il motivo per cui Justin ha scelto la Roma. Non è solo una scelta economica, ma anche di visibilità. La Roma è arrivata terza in Serie A e ha raggiunto la semifinale di Champions League. È un club con grandi ambizioni e ci sono persone competenti nella società. Hanno un progetto chiaro, un’idea chiara. Giocano con il 4-3-3, un calcio offensivo che si adatta perfettamente a Justin".
Poi prosegue: "La maggior parte degli acquisti di Monchi vanno sempre a segno. È già successo al Siviglia. Lui non prende soltanto i giocatori, c’è sempre un pensiero dietro i suoi acquisti. Nell’ultima stagione Perotti ha giocato da ala sinistra, anche se è più un centrocampista. Perotti è diverso da Kluivert: tatticamente è dotatissimo, ma dribbla di meno. Cengiz Under gioca a destra. Proprio come Justin, è arrivato a Roma da giovanissimo e ha avuto molte opportunità, ha attraversato un processo di apprendimento. Justin è dotato e ha la giusta personalità per il calcio italiano. Ha solo 19 anni ma è molto resistente. Ha sempre voluto vincere, anche quando aveva 15, 16 o 17 anni. Credo che sia un calciatore molto maturo per la sua età. Non facciamo i moralisti, dopotutto il calcio è questione di opportunità. Se i regolamenti negli anni ’70 lo avessero permesso, giocatori come Johan Cruijff e Piet Keizer probabilmente avrebbero lasciato l’Olanda a 18 anni per guadagnare di più".