E' ancora caos attorno ai diritti televisivi del Campionato di Serie A per il prossimo triennio. Il Tribunale di Milano ha respinto il reclamo di Mediapro, confermando la sospensione cautelare al bando per i diritti tv della Serie A della società spagnola. Gli spagnoli sostengono di aver acquisto un prodotto "non conforme" rispetto alle regole vigenti. La Lega di A, però, non ci sta e risponde: "le competenti autorità hanno sempre confermato la piena correttezza della procedura di commercializzazione dei diritti posta in essere dalla Lega Serie A e la totale conformità alla legge della licenza offerta al mercato. La Lega si riserva di agire in ogni sede competente a tutela delle proprie ragioni e della propria immagine".
Per ciò che riguarda il provvedimento del 14 marzo con cui l'Antritrust ha deliberato la conformità del bando della Lega alla Legge Melandri, nell'ordinanza i giudici hanno sottolineato che l'Autorità "non ha approvato l'Invito di Mediapro ne' ha autorizzato Mediapro ad effettuare l'Invito nei termini qui contestati; bensì - prosegue il collegio presieduto da Alessandra Dal Moro - ha ritenuto conforme alla normativa speciale la procedura competitiva avviata dalla Lega per l'assegnazione dei diritti audiovisivi di cui è (con)titolare, ed ha, invece, ritenuto opportuno ricordare che laddove in sede di predisposizione concreta dei pacchetti e di assegnazione finale, i soggetti interessati non si attengano alle indicazioni dell'Autorità o adottino comportamenti tali da pregiudicare la concorrenza degli specifici diritti e nei mercati posti a valle, l'Autorità è chiamata a intervenire".
Intanto i vari operatori preparano le offerte da presentare entro mercoledì alle 11 e le alleanze da costruire dopo, senza barriere fra piattaforme. Nessuno può comprare tutto in questa asta per prodotto, da cui la Lega spera di incassare 1,1 miliardi di euro. Sky è pronta ad assicurarsi 2 pacchetti su 3: teoricamente solo Mediapro è in grado di insidiare la pay tv satellitare.
Gli spagnoli però hanno anticipato 64 milioni, come da contratto poi risolto per inadempienza dalla Lega, che non intende rinunciare ai soldi. "Fatico a capire lo scetticismo, in tutto il mondo si fidano di Mediapro e fanno accordi miliardari", ha detto Marco
Bogarelli, ex manager di Infront, al fianco degli spagnoli in una partita "tutta da giocare". Mediapro partecipa anche a questo bando da intermediario, può acquistare per rivendere. Un asse con Mediaset è un'ipotesi, ma ancora più probabile quello fra Sky e Mediaset: la pay tv satellitare acquisterebbe i pacchetti principali (452 e 408 milioni) mostrando l'intero
campionato grazie a un accordo di ritrasmissione sui propri canali delle partite del terzo pacchetto (240 milioni), nel mirino di Mediaset, che nel bando andato a vuoto a gennaio aveva messo sul tavolo 200 milioni. E' possibile anche un'alleanza simile Sky-Perform: il gruppo digitale, che a gennaio ha offerto 100 milioni per il pacchetto Internet, puo' essere interessato, come Tim, anche agli highlights da trasmettere sul web 3 ore dopo i match. Saranno in vendita in un altro bando entro fine giugno, come i gol in chiaro, al centro di polemiche per l'embargo fino alle 22 di domenica, pensato per difendere le esclusive e fatale per la trasmissione Rai 90' Minuto, già menomata dallo 'spezzatino'. A seconda di come si completera' il puzzle mercoledi' (o giovedi', si annuncia fiume l'assemblea che assegnera' i diritti), può essere eventualmente ridotto l'embargo. "Non si puo' avere moglie ubriaca e botte piena - ha commentato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, fino a poco tempo fa commissario della Lega - Non si può pensare di massimizzare i ricavi e nel contempo, cosa che può essere anche un desiderio dell'opinione pubblica, avere il calcio free".
"Leggiamo dalle motivazioni del giudice che la decisione rimanda al provvedimento che l'Agcm ha fatto nei confronti della Lega Serie A il 14 marzo 2018, provvedimento che ha inficiato il bando preparato dalla Lega Serie A del 6 gennaio 2018, poi aggiudicato da Mediapro, ancora oggetto di ricorso al Tar del Lazio. Mediapro avrebbe acquisito un prodotto (quello dei diritti messi in vendita dalla Lega) non conforme a quanto poteva fare dalle regole vigenti" il commento in merito al respingimento di Mediapro che poi attraverso una nota chiarisce di essere "in attesa della sentenza del Tar del Lazio sul ricorso contro il provvedimento dell'Antitrust del 14 marzo 2018", escludendo qualsiasi commento sull'operato della Lega Serie A.
(italpress/ansa)