TELE RADIO STEREO - Ai microfoni dell'emittente radiofonica, è intervenuto Julio Baptista, che vestì la maglia della Roma dal 2008 al 2011. Ecco le parole del brasiliano:
Lei ha affrontato tante volte il Barca, come deve scendere in campo la Roma?
"E' una gara molto pericolosa, sappiamo tutto quanto sia forte il Barcellona, per me i giallorossi devono stare stretti, corti e compatti per cercare di mettere in difficoltà i catalani".
"Si, Messi ha imparato a giocare libero, senza una posizione specifica, si muove tantissimo, gioca e fa giocare la squadra, cambia tantissimo il Barcellona con lui".
E' importante l'aspetto mentale.
"Si, è un fattore importante. Bisogna giocare però con compattezza, devi togliere al Barcellona gli spazi, la Roma non deve lasciare agli avversari in mano la partita, non bisogna prendere gol, perchè altrimenti si creano spazi che non ci devono essere".
Quando ti concederanno qualcosa devi essere bravo a spaventarli.
"Ricordiamo che sono due partite, la prima gara è la più importante perchè gran parte della qualificazione si deciderà al Camp Nou. Sappiamo che il Barcellona giocherà controllando il match, ma la Roma non deve lasciar spazio al centrocampo, deve togliere campo al Barcellona ed a Messi".
Di Francesco non vuole snaturare la squadra per marcare Messi.
"E' giusto, ma i giocatori di centrocampo devono stare stretti, devono stare attenti alla posizione, perchè se Messi entra tra le linee diventa pericolosissimo, da lì inizia le giocate e le azioni del Barcellona".
Ieri Ronaldo ha fatto un gol da marziano.
"Conosciamo le qualità di questi calciatori, quando li incroci non puoi farci niente. Il Madrid sono 4-5 gare che ha alzato il livello di gioco, proprio in vista della Champions".
Con Valverde è un altro Barcellona?
"Bisogna guardare il Barcellona con i vari allenatori che avuto, ci sono state molte fasi: il Barça di oggi è totalmente diverso, è più strutturato senza Neymar, riesce a giocare bene, è solido, è più solido, maggiormente cinico, anche se non ha il controllo del gioco come con Guardiola e Luis Enrique, ma è una formazione forte. Adesso spesso soffre, come contro il Siviglia, la Roma deve crederci e provarci".