SKY SPORT - Parla all'emittente satellitare Damiano Tommasi, attuale presidente dell’AIC e candidato alla presidenza della FIGC. Queste le sue parole:
"Era doveroso da parte nostra esprimere la candidatura, anche se non è stata ancora depositata. E’ necessario un cambiamento. La mia non è una candidatura contro nessuno, è una risposta al dopo Italia-Svezia. Partiremo dalle scelte di campo, di politica sportiva: penseremo ai vivai, alle seconde squadre. Altre candidature non ce ne sono, noi comunque siamo convinti che ci siano gli argomenti per fare le cose fatte bene. Ripeto, prima si deve pensare al campo e poi a quello che lo circonda. Spero vada a compimento il progetto delle seconde squadre, servirebbe per far crescere i nostri giovani. In questo senso, perderemmo due volte se iniziassimo a fare i conti senza guardare il reale obiettivo, che è quello di cambiare marcia. Bisogna avere più attenzione verso questi aspetti. Perderemmo due volte se non si mettesse al centro il progetto sportivo".
Il Ct?
"Abbiamo un’idea, ma è precoce come discorso. C’è bisogno di ottimismo e convinzione, di sapere che le cose possono cambiare. La realizzazione di queste premesse porterebbe l’interesse dei grandi allenatori che sono in attesa di quello che succede in Federazione. Con un certo entusiasmo, riusciremo a portare quei grandi allenatori che ad oggi magari non sono interessati al ruolo."