Diritti Tv, l'Antitrust boccia le procedure di assegnazione

27/01/2017 alle 00:15.
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L'Antitrust ha deliberato di non approvare le procedure di assegnazione dei diritti tv da parte della Lega Calcio per le stagioni dal 2018 al 2021. Secondo quanto apprende l'agenzia di stampa, mancherebbero dettagli importanti nella definizione dei pacchetti e delle regole di assegnazione degli stessi, a partire dall'assenza delle indicazioni sui soggetti che possono partecipare alle procedure di assegnazione.

Lo scorso dicembre, il Garante per la concorrenza aveva richiesto informazioni alla Lega Calcio sul numero e la tipologia dei pacchetti offerti al mercato, e sulle relative procedure di offerta, per verificare il rispetto delle norme concorrenziali. In particolare, e' stato richiesto un chiarimento sui criteri utilizzati per adottare pacchetti che fossero equilibrati fra loro: le gare oggetto dei diritti sono quelle di Serie A, Coppa Italia, Supercoppa e le relative competizioni del campionato Primavera.

La risposta della Lega e' arrivata a gennaio, nella quale veniva spiegato che l'invito alle offerte verra' presentato a marzo, senza che pero' vengano note le modalita' di commercializzazione dei pacchetti, perche', spiegava la Lega Calcio, cio' potrebbe compromettere il valore stesso dei diritti. I dettagli richiesti verrebbero forniti solo al momento dell'invio degli inviti, compromettendo pero' la possibilita' degli offerenti di formulare le rispettive proposte. In particolare, secondo quanto si apprende, secondo il Garante risultano carenti le indicazioni circa i soggetti che possono partecipare alle procedure di assegnazione, consentendo ingiustificate discriminazioni, cosi' come sono carenti le regole che consentano una assegnazione dei diritti rispettosa fedelmente delle offerte presentate.

Secondo l'Antitrust, un maggior dettaglio nell'individuazione dei pacchetti e delle regole di gara rappresenterebbe uno stimolo alla partecipazione e al confronto. Al contrario, le linee guida della Lega Calcio non garantirebbero condizioni di equita', trasparenza e non discriminazione.

(ansa)