GLOBOESPORTE.COM - Alisson, portiere dell'Internacional di Porto Alegre e accostato alla Roma, dove potrebbe trasferirsi già in estate seguendo le orme di Falcao. Per il portiere, i giallorossi sono pronti a sborsare 7 milioni di euro che termineranno per il 50% nelle casse del club, per il 40% al suo procuratore José Maria Neis e il restante 10 allo stesso Alisson. L'estremo difensore ha rilasciato un'intervista al portale in cui si è raccontato, parlando dei suoi idoli, come Ayrton Senna. Queste le sue parole:
"Sono un ragazzo molto tranquillo, molto casalingo. Chi mi conosce sa che mi piace stare con la mia famiglia, mia moglie e i miei amici. Difficilmente faccio qualcosa di diverso. Di tanto in tanto mi concedo qualcosa come un breve viaggio, o andare a pesca. Sono un ragazzo semplice, di carattere semplice. Cerco di dare sempre il massimo in quello che faccio, non solo nel calcio".
Sei stato un bravo studente?
In un certo senso sì, fino a quando era la mia priorità studiare. Una volta che ho capito che la mia priorità era il calcio, ho messo un po' da parte lo studio. Ho sempre cercato di conciliare le due cose, ma arriva sempre un momento in cui diventa necessario scegliere. Fino alla terza media ho potuto frequentare, poi è diventato complicato. Hanno iniziato a farmi allenare due volte al giorno, costringendomi a studiare di notte. Ho anche iniziato ad andare nelle nazionali giovanili che hanno rovinato, tra virgolette, i miei studi.
Comunque sono un ragazzo che cerca di tenersi sempre aggiornato e ogni tanto leggo. Il libro che ho letto maggiormente è la Bibbia, e per questo motivo sono devoto a questa religione e a Gesù. Ogni tanto leggo libri che possano motivarmi, come l'ultimo "Fuori dal comune", basato sulla storia di Tony Dungy, giocatore di Nfl che ha vinto sia come giocatore che come allenatore. Mi piace leggere questo genere di libri. Preferisco leggere libri anziché le notizie calcistiche.
Di cosa ti piace parlare con gli amici, a parte del calcio?
Ci parlo di tutto. Del lavoro, quindi è inevitabile parlare anche di calcio. Amo molto il pallone, mi piace poter vivere di questo. Non importa dove sono, si finisce sempre a parlare di calcio, e mi piace discuterne. Naturalmente cerco di essere sempre imparziale. E' difficile discutere con un tifoso, di qualunque squadra sia. Talvolta si perde la ragione. Inoltre mi piace parlare di musica.
Ti piace cucinare o solo mangiare?
Ogni tanto mi piace cucinare ma sono un po' pigro. Non sono pigro quando c'è da grigliare la carne, il barbecue lo faccio con grande piacere. Solitamente il lunedì, quando si ha un giorno di riposo vesto i panni di rosticcere, è uno dei miei piacere
Hai avuto soprannomi da piccolo?
No, non li ho mai avuti. Qualcuno mi chiamano Ali, ma pochissime persone. La maggior parte delle persone mi chiama con il mio nome
Sei il padrone di casa o a comandare è tua moglie?
Certo che sono io il padrone di casa. E non ho paura di affermarlo (ride, ndr)
Come valuta l'attuale clima del paese date le tante proteste e manifestazioni degli ultimi tempi?
E' complicato, ognuno ha la sua opinione. E' vergognoso quando escono queste storie di corruzione che coinvolgono i nostri governanti. Non ha vergogna chi ha sensi di colpa, nessuno può possedere la verità. Chi è colpevole dovrà pagare. Ognuno ha la sua opinione ma qualche volta non sai a chi credere. Ci sono tante notizie.
Come portiere della nazionale ritieni importante dimostrare questa aria di cambiamento anche in campo?
Nel momento in cui un paese attraversa certi periodi, logicamente si ripercuote anche nel calcio, che è la più grande passione per il popolo brasiliano. A volte le persone sfogano le loro frustrazioni con il pallone, e un po' mi indigna. E' assurdo che esista tanta corruzione. Il calcio serve a portare gioia nelle persone, sentiamo il peso di questa responsabilità.
Spesso sento parlare le persone di Ayrton Senna come un modello. Il Brasile ha avuto un grande modello di riferimento in lui per tutte le classi sociali e non è stato un politico. E' stato una fonte di ispirazione e di gioia per la gente. Abbiamo visto documentari che parlano della gioia della vita e così è stato tifare per Ayrton sapendo che avrebbe vinto. E' un tema che mi sta molto a cuore questo, perché noi giocatori abbiamo la capacità di suscitare queste emozioni.
Cosa è cambiato con il matrimonio?
La routine. Prima stavo più tempo con gli amici e la mia famiglia, come tutti i single. Oggi sto maggiormente con mia moglie, passando meno tempo con amici e familiari. Riguardo al lavoro, invece, non è cambiato molto.
Natalia Loewe, tua moglie, è molto ricercata dai fan?
E' una situazione unica per noi ma la gestiamo bene. L'affetto che riceviamo dai nostri fan è sempre grande. Abbiamo sempre ricevuto affetto e non è mai sfociato in situazioni spiacevoli né con me né con mia moglie
Se non avessi fatto il calciatore, saresti stato un modello?
Non ho mai smesso di pensare di non diventare un calciatore. Sono sempre rimasto concentrato sulla mia carriera da giocatore. Se si persiste, i desideri si avverano. A volte mi chiedo cosa sarei diventato se non ce l'avessi fatta. Credo che avrei continuato a studiare, oppure mi sarei arruolato nell'esercito, perché è una cosa che mi sarebbe piaciuta
Ci vuoi presentare il tuo cagnolino 'Shakira'?
Ah Shakira, Shakira... (ride, ndr). E' il cagnolino mio e di mia moglie. Ho finito per adottarlo. A volta sta a casa della nonna di mia moglie quando stiamo fuori per lavoro. E' una piccola compagna dispettosa. Quando non sto a casa fa compagnia a mia moglie, quando ci sono anche io invece mi sta sempre vicino. Oggi è venuta pure a prendermi all'allenamento. E quando deve mangiare, sa che deve guardare me