Federico Viviani, cresciuto nella Roma ed oggi al Verona, ha rilasciato un'intervista alla radio ufficiale del club gialloblu. Queste le sue parole: "Dove ho imparato a battere le punizioni? È una cosa che mi porto dietro sin da quando sono piccolo. È un talento ma soprattutto una passione: mi fermo sempre a fine allenamento per provare e studio sempre Beckham e Mihajlovic, tra i migliori a battere le punizioni nel calcio moderno. Abbiamo sfruttato molto questa caratteristica e spero di riuscire farlo ancora, magari anche con qualche tiro dal limite dell’area. Il mio ruolo? Quella dove gioco è una posizione di responsabilità. Sono al mio primo anno in Serie A e giocare lì mi fa crescere come uomo e come calciatore. Devo ringraziare tutti per la fiducia. Una volta giocavo più vicino alla porta e non pensavo a fare gol. Ora mi sono cucito addosso il nuovo ruolo e devo ringraziare vivamente Stramaccioni per questo, ha lavorato molto su di me. A Roma, poi, ho avuto la fortuna di stare con Daniele De Rossi: per me è un esempio da seguire, soprattutto come persona. Mi ha sempre aiutato tantissimo e per un ragazzo è un motivo di orgoglio e una palla da prendere al balzo".