Il patron del Catania, Antonino Pulvirenti è arrivato in Procura Figc dove sarà interrogato in merito al suo coinvolgimento nelle presunte combine di una serie di match che consentirono al club etneo di raggiungere la salvezza in Serie B. L'audizione è stata chiesta dallo stesso patron che, nei giorni scorsi, ha ricevuto l'avviso di chiusura delle indagini. L'obiettivo di Pulvirenti sarebbe quello di alleggerire la posizione della società che dovrebbe essere deferita per doppia responsabilità diretta nel processo al Calcioscommesse di agosto, con il rischio di una doppia retrocessione in Serie D. Ad accompagnare Pulvirenti, il legale del club Eduardo Chiacchio e i suoi avvocati penalisti personali Giovanni Grasso e Fabio Lattanzi.
Rimangono agli arresti domiciliari Fernando Arbotti, Piero Di Luzio ed Giovanni Luca Impellizzeri, Daniele Delli Carri e Fabrizio Milozzi, gli indagati nell'operazione «I treni del gol» che ha portato nel giugno scorso all'arresto, tra gli altri, di Pulvirenti e dell'ad Pablo Cosentin, con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. L'indagine riguarda presunte compravendite di partite di calcio di serie B per salvare il Catania dalla retrocessione. Il Tribunale del Riesame ha infatti rigettato i ricorsi di Arbotti, Di Luzio ed Impellizzeri. Delli Carri e Milozzi hanno rinunciato all'impugnazione. I giudici hanno confermato l'impianto dell'accusa con riferimento, in particolare, ai ruoli ricoperti nell'associazione per delinquere dei cinque indagati e da Pulvirenti e Cosentino.
(ansa)