«C'era un clima di paura intorno alla squadra, ma quando mi hanno proposto la combine con il Palermo ho rifiutato». Simone Bentivoglio lo dice in aula, chiamato a testimoniare in uno dei processi del filone di Bari sul calcioscommesse. La partita in questione è Palermo-Bari del maggio 2011, finita 2-1.
«Sono stato raggiunto a mia insaputa in camera d'albergo da Masiello, Parisi, Iacovelli e altre due persone che mi hanno proposto la combine con il Palermo» spiega Bentivoglio. «Uno dei due stranieri era Ilievski, - racconta l'ex calciatore del Bari, ora in forza al Brescia- non parlavano in italiano e mi mostravano fogli con i possibili risultati della partita». Bentivoglio parla anche di una «busta con denaro» offerta per «perdere con gol di scarto». Dice di non aver mai aperto quella busta, ma di aver saputo che contenesse 30mila euro per ogni giocatore.
L'ex biancorosso precisa poi che era «molto spaventato ma ho rifiutato l'offerta, restituito il denaro e giocato la partita col massimo impegno». Nel processo è contestata anche la presunta combine Bari-Sampdoria dell'aprile 2011, venduta dai biancorossi, secondo l'accusa, per 50mila euro consegnati dall'ex giocatore della Samp Stefano Guberti all'ex calciatore del Bari Andrea Masiello. Sulla vicenda è chiamato a testimoniare il ristoratore barese Aldo Guarino, che ha riferito del rapporto di amicizia con entrambi i calciatori.
(ansa)