«La Fifa deve cambiare, ha bisogno di nuove idee e nuovi programmi». Michel Platini si esprime così in vista delle elezioni per la presidenza della federazione internazionale in programma a Zurigo il 29 maggio. Oltre al presidente uscente Joseph Blatter, che si candida per un quinto mandato, sono in lizza l'ex calciatore portoghese Luis Figo, il presidente della federcalcio olandese Michael van Praag e il n.1 della federcalcio giordana, il principe Ali bin al Hussein. «Aprire un dibattito per questioni democratiche nel mondo del calcio è una bella opportunità. La Fifa ha bisogno di nuove idee e di un nuovo programma. Ci sono quattro candidati, vediamo i programmi. Ma io penso che sia importante per il calcio che ci sia un cambiamento nella Fifa», sottolinea Platini, presidente della Uefa, rispondendo alle domande di tifosi, giocatori e allenatori sul sito ufficiale della federazione europea. Tornando sulla decisione di non presentarsi alle elezioni della Fifa, Platini sottolinea che «non ho deciso di non andare alla Fifa bensì ho deciso di restare alla Uefa. Forse non era il mio momento, c'è ancora molto da fare in Europa. Poi in futuro si vedrà».
Il n.1 della Uefa affronta anche altri temi di stretta attualità: «Abbiamo cambiato alcune regole per migliorare il gioco, ma ora dobbiamo affrontare il problema del comportamento dei giocatori e dei tifosi», spiega Platini. «Io credo -aggiunge- che a molta gente non piaccia il fatto che molti giocatori vadano a protestare con gli arbitri o simulino. Il comportamento dei calciatori a volte non è positivo e per questo a molta gente non piace il calcio». Poi, sui problemi legati al comportamento del pubblico: «Dobbiamo essere più tolleranti, dobbiamo lavorare contro le discriminazioni, il razzismo e la violenza. Portare valori positivi sarebbe una grande vittoria per il calcio nei prossimi anni».
(ansa)