IL TEMPO (F. SCHITO) - Anche con il Chievo il copione non cambia, la Roma non va oltre il pareggio, l’ottavo nelle ultime nove gare di campionato. E questi sono i numeri. Poi c'è la prestazione: scialba, senza idee né un briciolo di gioco. Qualcuno ci ha messo un po’ di buona volontà - Totti e Iturbe ad esempio - altri nemmeno quella. Il tunnel in cui si è andata a infilare la squadra giallorossa non sembra avere fine. «Stiamo riflettendo da parecchio, considerando gli obiettivi che abbiamo - le parole di Morgan De Sanctis al termine del match del Bentegodi - non riusciamo a indirizzare le cose, soprattutto nella partita domenicale, perché in allenamento stiamo facendo di tutto per invertire la rotta, con cattiveria».
Una spiegazione non riesce a darla nemmeno lui, questa squadra è lontana anni luce da quella vista un girone fa. «Non c'è un'analisi da fare cercando di trovare un capro espiatorio, sono una serie di fattori che non riusciamo a mettere sul binario giusto. Rimane l'equilibrio, visto che non perdiamo tanto, ma adesso l'unico obiettivo che abbiamo è centrare la vittoria». Sfumato il principale obiettivo stagionale, quel tricolore tanto declamato ma sempre inseguito da lontano, resta la necessità di mantenere il secondo posto, fondamentale per l'accesso diretto in Champions: «Non possiamo guardare a un obiettivo rispetto all'altro. Non illudiamo la gente dicendo di puntare chi ci sta avanti, ora guardiamo con attenzione chi sta dietro».
Le ultime parole del portiere giallorosso sono dedicate a Federico Mattiello, vittima di un infortunio che ha lasciato in lacrime i suoi compagni: «Gli faccio un grande in bocca al lupo, è giovane e ha il tempo dalla sua parte». È arrivato anche il tweet di Castan: «Mamma mia, forza!».